CHAPTER 3.
La festa sta procedendo per il verso giusto.
Tutto è come era stato prestabilito.
I genitori di Ros erano partiti per una vacanza per due giorni a Venezia.
Il papà di Ros ha comprato questi biglietti per festeggiare il loro anniversario di matrimonio, ma le uniche date rimaste erano queste.
Se ho capito bene è questo il motivo per cui i suoi genitori non erano presenti per vedere se nessuno distruggeva niente.
Ma a noi, andava bene così.
Molto bene.
C'era tutto ciò che una festa doveva avere per essere definita 'festa', cioè: Alcol, ragazzi, ragazze, musica, cibo.
Tutti ci stiamo divertendo come pazzi.
E la festa, andando ad occhio e croce, è iniziata da sole due ore.
Ci sarà da divertirsi assolutamente.
Alla festa conoscevo tutti.
Io e Ros siamo tra le ragazze più popolari.
Ma siamo le uniche che hanno amici al di fuori delle solite 'ochette rompi palle'.
E per questo, ci lodiamo da sole.
'I can't take a break' la frase della canzone, mi riportò alla realtà e sfinita per tutto il tempo che sto passando in pista, vado a prendere una birra, perchè davvero, sono sfinita.
Mi feci portare la bevanda che avevo ordinato e mi sedetti sullo sgabello del 'bar'.
Dico 'bar' perchè il barman che aveva assunto Ros stava dietro il bancone della cucina.
Ma una voce roca, e persuadente interruppe i miei pensieri.
“Hei, ciao bella” mi giro e noto questo ragazzo, alto, capelli ricci, e gli occhi, con questa luce fioca, non li riesco a distinguere.
“Ehm.. Ciao (?)” rispondo senza distogliere lo sguardo dalla bottiglia.
“Come ti chiami? Ragazza” dice lui sorridendomi.
HA PROPRIO UN BEL SORRISO. SI.
“Aileen, ma chiamami pure Ail, tu? Sconosciuto” dico sorridendo di ricambio.
“Piacere, Harry” dice allungandomi la mano per stringerla.
Io la stringo e sorrido.
Faccio per alzarmi e per andare un po' fuori, per prendere una boccata d'aria. Qui non si respira.
Mentre vado, sento dei passi dietro, ma non me ne faccio problema.
Esco.
Aria. Aria. Aria. Ecco di cosa avevo bisogno da tre ore. Aria. Semplice aria.
“Cerchi di scappare da me?” una voce roca. Il tipo di prima.. Harre, no aveva la 'y' finale.. Zarry, no aveva l'h' all'inizio.. Ah si. Harry. Si credo sia così
“Oh, no tranquillo. Mi serviva una boccata d'aria, si muore li dentro”
“Si, sono completamente d'accordo con te” dice lui ridendo.
“Come mai, sei venuto fuori, a cercarmi suppongo?” chiedo andando dritta al punto.
“Voglio conoscerti. Sembri al quanto simpatica se devo essere sincero. E poi volevo parlare un po' con qualcuno” dice timidamente.
“Ah, va bene” dico sorridendo.
“Ti va se facciamo due passi?” chiede Harry dopo svariati minuti di silenzio.
“Ohm.. Si va bene, andiamo” dico sorridendogli.
#Spazio autrice.
Allora, volevo presentarmi, sono Elisa, ma preferisco alla gran lunga Elli.
Non scrivo storie per i voti, i commenti, o le visite.
Non mi interessano.
Ma è più uno sfogo.
In ogni parte delle storie che scrivo e che magari pubblico, c'è una parte di me.
Spero solo che vi piaccia.
Buon proseguimento, se lo leggerete e voterete ahahah.
Ciao person:)
Scusate se è corto, ma ho avuto tanti problemi.
Adioss:)