Respira.
Concentro tutta la mia attenzione sul respiro
Uno, due, tre, respira.
Prendo il coltello dalla parte della lama e mi passo la parte piatta tra le dita, cercando qualche rialzamento.
Niente
Chiudo gli occhi, ascoltando i rumori attorno a me.
Lo scroscio dell'acqua, le tenere voci degli uccelli, la brezza tra le foglie delle palme, ed eccolo lì : un ramo spezzato.
Senza riflettere apro gli occhi, individuo il corpo in movimento e tiro, sapendo che non sbaglierò.
L'enorme massa informe cade subito, senza darmi il tempo di capire di che tipo di animale si tratta. Sorrido tra me e me, almeno questa volta è grande.
Sto per avvicinarmi quando sento una voce imprecare, una voce molto famigliare."Jack? Che ci fai lì per terra?" Chiedo.
"Oh niente, sai mi andava di stendermi un po'. Non sono mica stato colpito da un coltello che hai lanciato, no no, brutta idiota." Dice, mi avvicino e scoppio a ridere.
"Non c'è niente da ridere, mi hai beccato in piena faccia, cogliona."
Continua a lamentarsi mentre estraggo il coltello dalla guancia e guardo la sua ferita cominciare a rimarginarsi.
"Su su, non lamentarti. Pensa se ti prendevo qui" gli pizzico il naso e lo aiuto ad alzarsi.
"Ora capisco perché non ho ancora preso un animale. Da quando te ne stavi lì in agguato?" Domando, con interesse e lui si spazzola i vestiti.
"Per tua informazione non me ne stavo in agguato, ti stavo cercando"Non gli credo e mi prendo un secondo per osservare meglio la sua figura ma è tutto normale : i capelli marroni rasati ai lati per lasciare il ciuffo sono raccolti in un codino e la faccia è a posto tranne che per il livido violaceo sotto l'occhio, una conseguenza della mia splendida mira, che va a contrastare con il colore verde marino delle sue iridi.
Si ferma e mi guarda. "Beh? Non vieni?" Mi affretto a raggiungerlo "Allora cosa è successo di così importante da scomodare il tuo bel culo e farlo venire fin qua?"
Mi rivolge un occhiataccia "Ti sei dimenticata? Oggi è il 6 agosto." Merda. Mi blocco e mi passo una mano sulla faccia. Come ho fatto a dimenticarmi dell'anniversario per ricordare l'abbandono degli scienziati, non lo so."Luke mi ha mandato a prenderti quando si è reso conto che eri già andata, anche se ti aveva chiesto di non farlo." Alzo gli occhi al cielo "Luke dovrebbe smetterla di rompere, prima o dopo lo ucciderò" Jack mi mette un braccio intorno alle spalle "Lo sai che lo fa perché ti vuole bene, tutti noi te ne vogliamo, Anghara." Faccio una smorfia a quel soprannome e gli pianto il gomito nello stomaco. Come una reazione a catena lui mi tira i capelli.
"Seriamente, ora dobbiamo rientrare."
Gli lancio uno sguardo malizioso e lui si esaspera. "No, assolutamente no, non faremo una gara a chi arriva primo, non abbiamo più 15 anni."
Passò sotto una felce e annuisco, afflitta. "Va bene, va bene." sorrido e aggiungo "Pappamolle."Senza aspettare che mi risponda comincio a correre.
Corro, con il vento nei capelli e sento la testa leggera.
Ho sempre amato correre, c'è un emozione quando vado contro la corrente che mi fa sentire bene, mi fa sentire viva.
Corro più velocemente e non penso a niente, tranne che alla sensazione di libertà che mi riempie i sensi.Non mi capacito di quanto corro e quanto veloce, fino a che arrivo alla svolta per la nuvola. Salto un tronco, passo sotto le liane, con la luce del sole che mi riscalda la pelle.
Mi fermo ad ammirare le cose intorno a me, prima di entrare nello spazio spianato dove si trova la struttura nord.
Vedo le bellissime sfumature di ogni verde e i riflessi oro che il sole spruzza su di loro mentre riprendo fiato. A volte vorrei correre fino a che i colori non si fondono insieme e mi portano in un altro posto, anche se non è possibile.Sento i passi di un Jack stremato che mi raggiunge cercando di respirare, io invece ammiro l'edificio imponente di fronte a me : lo chiamo nuvola perché è quello che ricorda, una gigantesca nuvola di 5 strati fatta di mattoni bianchi e vetro trasparente.
Non so neanche come qualcuno abbia potuto realizzare una cosa del genere, è fin troppo perfetta, con quelle sue colonne spoglie e le pareti lisce.Sfortunatamente per me, mi faccio distrarre un istante di troppo in cui tutto il corpo di Jack si schianta contro il mio e rotoliamo a terra.
"Tu, piccola lurida bastarda." E dicendo così cerca di bloccarmi sotto di lui. Ammetto che per avere un fisico così asciutto, ha molta forza. È un peccato che non sia abbastanza.
Gli tiro una ginocchiata sullo stomaco e inverto le nostre posizioni.Quando io mi alzo lui geme ancora di dolore, ma gli passerà.
Prendo l'unico elastico che ho al polso e mi raccolgo i capelli neri in una coda disordinata da cui sfuggono alcuni riccioli.Vado verso la porta in vetro massiccio ed entro nella tana del leoni.
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ONIRIDE
Science FictionSono passati 9 anni da quando gli scienziati che hanno trasformato Daphne in quello che è sono morti, insieme a tutto il resto della popolazione mondiale. Ora Daphne e gli altri ragazzi vivono insieme nella struttura nord : battezzata nuvola di polv...