LA VOLPE E IL BISCOTTO DI GIADA

1 TRASLOCO

É primavera, e gia' penso a tutte le cose che potrei fare con la mia famiglia. Mio padre si sveglia presto tutte le mattine per preparare tutti gli scatoloni e oggetti vari per il trasloco. Mia madre mi prepara la colazione per l'ultimo giorno di scuola, mi chiamo Giada è ieri ho compiuto nove anni. Mia madre mi a organizzato una piccola festa con i miei compagni di scuola, in un certo senso era più una festa di addio che un compleanno perché sapevo che non potevo rivederli per molto tempo, sopratutto mi dispiaceva lasciare Gloria la mia migliore amica. Tutti portavano un regalo un piccolo pensiero ero molto legata a loro e loro lo erano con me.

il regalo che mi è piaciuto di più era quello di mio Padre, era un piccolo sacchetto di velluto rosso con all'interno delle pietre nere,erano molto belle mi disse che dovevo portarle sempre con me xche portano fortuna.

Martedì è arrivato, io sono in camera mia a sistemare le ultime scatole, do un ultimo sguardo dalla porta alla camera vuota e silenziosa,la carta da parati scendeva giù come un salice ricordai tutto quello che avevo vissuto qui dentro il mio piccolo grande mondo, i racconti della nonna, i giochi con le amiche, e la musica con Papà. Mi dispiaceva lasciare quella casa e penso anche hai miei, ho preso l' ultimo biscotto e sono scesa giu. Il sole cominciava a scaldare salii in macchina senza voltarmi e feci un ultimo saluto hai vicini. Mio padre aveva trovato un nuovo posto di lavoro in una fabbrica fuori città. Durante il viaggio pensai a come poteva essere questo posto che mi avevano tanto parlato e io non vedevo l' ora di arrivarci. 13:15 ci fermiamo in un autogrill per pranzare non avevo molta fame, non facevo altro che pensare a gli amici che ho lasciato, soppratutto Gloria.la.mia migliore amica, le avevo promesso che le avrei scritto appena arrivata e lo faro'. Quando abbiamo finito di pranzare mia madre diede una scatola dei mia i biscotti preferiti che mi faceva sempre la nonna, lei lo sapeva che ne andavo matta e mene faceva sempre.

14:13 Abbiamo appena lasciato il centro abitato e gia' vedevo dei campi verdi con delle lunghissime staccionata in legno che recitavano un grandissimo prato verde sfumato da chiazze bianche di margherite, e in lontananza tanti alberi che facevano cornice al paesaggio, era una splendida giornata di primavera e a vedere tutta questa natura incontaminata mi era tornata la fame, apri la scatola dei biscotti e ne mangiano uno. Saliamo su un ponte silenziosamente, mi affacciati dal finestrino e vidi un lungo ruscello trasparente con dei sassi hai lati quasi nascosti dall'erba, si vedevano i pesci mangiare sul fondo sembrava una cartolina.

15:10 Dopo aver preso il secondo biscotto mio padre fermo' la macchina, la casa era difronte a noi

tutta bianca con le finestre in legno,

aveva un grande portico con delle sedie hai lati, e delle grandi scale in pietra. Nel entrata del giardino vidi due alberi che si abbracciano tra loro, come se fossero innamorati.

Quello che mi colpì della casa era una vecchia quercia che le stava vicino, i rami toccavano il tetto e le pareti come se volesse proteggerla.

Affianco alla cada in lontananza vidi

un folto bosco che metteva paura,

mia madre mi disse subito che non ci potevo andate che non conoscevamo ancora il posto.

Durante le gite mi divertivo molto con Gloria nei boschi, a respirare l'aria pura, camminare sopra le radici, sentire cantare gli uccelli.

Cominciai a scaricare l'auto con

mio padre, presi la scatola con la mia roba è salì le scale dove c'è la mia stanza, aveva le pareti bianche

con uno strano lampadario a forma di pietra gialla, la finestra era con un davanzale ininterno in legno

con dei strani bulloni ai lati, fuori vedevo i rami della quercia che toccavano là finestra come per farmi un saluto. Finito di sistemare sono scesa giù per cenare, c decidemmo.in tavola e parlavamo del più e del meno, del lavoro di papà, delle spese varie, e della scuola, non avevo tanta voglia di andare in una scuola che non conoscevo nessuno è sopratutto ricominciate da capo.