Two.

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«Bel culo!» delle voci di due ragazzi su una vespa attirano la mia attenzione.

Non faccio in tempo a guardarli che sono già spariti nel traffico.

Non do molto peso alla cosa.

Diciamo che ci sono quasi abituata.

I ragazzi della mia città sono tutti morti di figa, e quei pochi che si salvano, sono fidanzati o sono dei puttanieri che trattano le ragazze come pezze vecchie.

Attraverso l'ultima strada che mi divide da casa mia.

Sto per prendere le chiavi di casa dentro la borsa, una 'mission impossible' per tutte le donne, ma fortunatamente la porta si apre.

«Ehi, mi hai fatto prendere un colpo.»

«Beh, siamo pari per quella volta che ti sei nascosto nel mio armadio e sei uscito di botto con quella stupida maschera da clown gridando come un deficiente.»

«Sam, avevi solo 5 anni.»

«E allora?» rispondo a mó di 'frega un cazzo'.

«comunque, dove vai a ora di pranzo?» domando stranita.

«Mamma sta poco bene, papà è ancora a lavoro, non tornerà prima delle otto, quindi esco a comprare qualcosa da mangiare per noi due.» spiega.

«Okay, a dopo Lee»

Io e mio fratello Liam ci leviamo circa un anno e mezzo, ma lui mi tratta ancora come se fossi una bambina, è molto protettivo.
Non dico che se mi vedesse con un ragazzo mi ucciderebbe, ma lo ucciderebbe.

Mia madre mi ha avuta dopo la perdita di un bimbo, che non è mai nato. Se le cose fossero andate diversamente, magari io non sarei neanche qui.

Entro in casa, respirando quell'odore di pulito che ti invade le narici ogni volta che entri a casa tua. Mentre salgo le scale per andare in stanza, ripenso a quegli occhioni azzurri di tre quarti d'ora fa. Ma vengo subito distratta da rumori, provenienti dal bagno.

«Mamma, stai bene?» sono preoccupata, la sento vomitare.

Non risponde, ma un minutino dopo esce dal bagno. Ha un aspetto terribile, deve proprio star male.

«Tesoro, scusa non ti avevo sentita.»

«Tutto okay, mamma?» le chiedo, prendendola per il polso per portarla a letto.

«Sto bene, devo aver mangiato qualcosa di andato a male, tranquilla»

Esco dalla stanza chiudendo delicatamente la porta. Vado in camera mia, in ordine come sempre, e mi stendo sul letto, subito dopo aver tolto le scarpe. Sto quasi per addormentarmi, sussulto quando sento la porta aprirsi.

«Sam, scendi a mangiare, su.»

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Spazio autrice

Okay, è cortissimo, lo so.

Ma prima di continuare, vorrei sapere la vostra opinione riguardo a questa storia.

È la prima che scrivo, e sono un pó in difficoltà.

Se non vi piace, basta dirlo, accetto consigli e critiche, grazie mille. :)

stay with me • Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora