4ever

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avevo gli occhi rossi, come sempre, e correvo sulla strada bagnata cercando una via d'uscita... della luce.

ero stufa delle lacrime e del dolore che dovevo sopportare

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ero stufa delle lacrime e del dolore che dovevo sopportare. non sono un oggetto. non sarò mai più l'oggetto che la mia famiglia usa ogni giorno, non mi avranno più.

trovai rifugio in un hotel fuori seoul, forse un hotel anche strano, ma non mi importava. volevo dormire bene e tranquilla per una volta.

la mia stanza era fredda appena misi piede dentro, ma dopo essermi seduta sul letto, sentì dell'aria calda sfiorami le caviglie scoperte dai pantaloni corti

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la mia stanza era fredda appena misi piede dentro, ma dopo essermi seduta sul letto, sentì dell'aria calda sfiorami le caviglie scoperte dai pantaloni corti. c'era anche una finestra da dove potevo sentire il rumore del mare, era rilassante.

non ci sono mai stata in 17 anni della mia vita... mi hanno sempre tenuto dentro casa, mi era stato detto che la mia nascita fu anche un errore, questa cosa mi spezzo il cuore.

ascoltai il mare toccare la sabbia con le onde e assaporai tutto il suo odore risentendo, ogni tanto, quell'aria calda toccarmi.

non avevo idea da dove potesse provenire e dopo poco mi stesi nel letto. in un vero letto, spazioso e soprattutto tutto mio.

chiusi gli occhi e mi addormentai cullata dal suono del mare. quando dormivo era come avere una mano poggiata sulla guancia, una mano abbastanza grande e calda, mi sfiorava con amore.

non ero mai stata amata.

non so nemmeno cosa sia l'amore.

se potessi esprimere un desiderio allora vorrei essere amata per davvero.

cominciai a sognare un posto puro e a sentire una voce angelica chiamarmi

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cominciai a sognare un posto puro e a sentire una voce angelica chiamarmi.

«kyungsoon camminavo nell'immensità di quel posto, ignorando quella voce che sapeva il mio nome.

«sonnie?» alla fine, mi volati

e vidi la persona più bella di tutta la mia vita, era come un angelo

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e vidi la persona più bella di tutta la mia vita, era come un angelo.

si avvicinò piano piano, affondando i passi nell'acqua limpida, a me. averlo davanti era davvero spettacolare.

indietreggiai un po' «chi s-sei

non mi faceva paura ma era comunque uno sconosciuto.

«sono un angelo, il tuo kyungsoon. mi prenderò cura di te, per sempre» arrivò davanti alla mia faccia.

mi prese le guance con entrambe le mani, erano calde.

troppo vicino...

...ed era ancora più angelico da vicino.

«sai cos'è l'amore piccolaarrossì e scossi la testa.

«l'amore è un desiderio, e tu lo hai chiesto- lo hai chiesto a me» avvicinò le sue labbra.

diamine se erano perfette...

...e per qualche strano motivo non lo spostai, lo volevo. volevo quel bacio, volevo sentire l'amore.

mi baciò.

mi baciò così puramente che fu impossibile non ricambiare.

fu impossibile non sentire il petto volare, le gambe irrigidirsi e le guance andare a fuoco.

mi baciò ed io sorrisi per la prima volta per davvero.

si staccò di poco e parlò sulle mie labbra, ancora tenendomi le guance: «ti amerò per sempre, ovunque tu sia, ovunque sarò io, tu amami e ama sempre»

e dopo questa frase, lui, sparì.

per sempre.

mi svegliai

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mi svegliai

felice

riposata

ma soprattutto

mi svegliai amata.

-giu☁

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