Capitolo 4.

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La stazione era sempre più vicina,
Io pensavo solamente a lui, non avrei visto il suo sguardo,i suoi occhi, per infinite ore,se non giorni o settimane. Avrei voluto fare tante cose,ma ci siamo persi nel silenzio e nella dolcezza e spensieratezza di un abbraccio a lungo desiderato. Persi in occhi che credevo non avrei mai visto. Eppure ora l'ho di fianco a me. Lui che sorride con quei suoi occhietti da furbetto e mascalzone che sembrano essere sproporzionatamente grandi per via degli occhiali. Le sue braccia così calorose e che mi avvolgevano come un vestito. I suoi baci,così lento e delicati ma che trasmettevano infinita passione e desiderio che arde dentro noi. Eppure, sembravamo due bambini, ci bastava una carezza per sorridere, una parola per piangere, due per incazzarsi e dopo 10 secondi Non ricordavamo neanche  il motivo per cui avevamo il broncio. Pensare che ora le giornate ritorneranno noiose e ostili, con un sole che sembra illuminare superficialmente la terra e è che non riscaldi nemmeno minimamente le guance smunte di un adolescente che preferisce le infinite tenebre ad un tramonto mozzafiato vedendolo spegnersi sotto gli occhi ingenui dei bambini che non capiscono la bellezza di quell'arancione che sporca il cielo azzurro.
Nel cielo ora non si intravedeva neanche una stella, nonostante fosse buio pesto. Giunti ormai al luogo in cui le nostre mani si sarebbero divise e i nostri sguardi avrebbero smesso di incrociarsi, alcune volte anche solo per sbaglio,ci sedemmo sulle panchine,iniziai a piagnucolare sentendo già un vuoto divampare dentro me al pensiero delle mie giornate senza di lui. Avrei voluto fermare il tempo in quel preciso istante e restare in quella stazione per sempre, con le nostre labbra unite e le nostre teste fare capolino da dietro la panchina,la cui era rivolta verso il paesaggio posto davanti a noi piuttosto che verso l'entrata della stazione. Avrei voluto che mi sfiorasse per altre infinite volte e che mi pizzicasse le guance fino a far male ripetendo quanto adorava giocarci come se fosse plastilina, morbide. Quel rossore che mi colorava la carnagione un tempo più abbronzata ma che si è scolorita col tempo e a causa di un'estate rinchiusa in quattro pareti. Avrei voluto tante cose.
Avrei voluto anche che lui rimanesse per sempre nell' mia vita.

E invece,mi duole dirlo, ma tutto ciò è accaduto poco tempo fa.. Ci siamo incontrati altre 2 o 3 volte, e sono successi molti episodi meravigliosi,che da ricordi bellissimi e che mi facevano sorridere, si sono mutati in ricordi laceranti e che mi provocano un'istintiva voglia di piangere.
Ed ora lui, purtroppo, ha deciso di chiudere questo sogno che si stava concretizzando.

Fine...💔

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