||capitolo 2||

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Preso il tutto salgo sul cornicione della finestra e mi butto, apro di scatto le ali per darmi stabilità e per poter fluttuare nell'aria comincio ad agitarle lentamente.

"Sun eccomi!" sento una voce familiare, troppo familiare, provienire da dietro le mie spalle. Mi giro e trovo Sam che vola affannata, a quella visuale sorrido.

Sam ha un pantaloncino a vita alta rosso, una maglietta bianca e delle Vans rosse, ha una borsa grigia ed i capelli raccolti in uno chignone (?) ed un po' di mascara.

Si ferma dinanzi a me e mi fissa incredula

"Bhè! Che c'è?" le chiedo sarcasticamente aprendo le braccia

"Sei fantastica Sun!" esclama

"Non fare la leccapiedi ed andiamo che Mikei ci sta aspettando al solito posto" e con il 'solito posto' intendo la scogliera vicino al faro

"A proposito di Mikael, mamma mi ha detto che ha chiamato" dice sorpresa Sam

"Anche da me ha chiamato, è strano, molto strano che lui chiami, di solito ci contatta su whatsapp. Non ne parliamo, lasciamo che sia lui a parlare, d'accordo?"

"D'accordo"

Ci avviamo ed il tragitto, anche se breve, è insolitamente silenzioso.

Arrivate li assistiamo ad uno spettacolo insolito e stano: Mikei sta seduto sugli scogli a lanciare ciottoli.

"Che sta facendo?!" mi chiede stupita Sam

"Ma che ne so! È strano, prima chiamo invece di contattarci su whatsapp, ora sta seduto invece di volare o essere steso sull'acqua o semplicemente giocarci"

Mi avvicino lentamente attenta a qualsiasi movimento mio o suo.

"Sunshine" mi richiama la sua voce profonda

"Mikael" rispondo al suo richiamo nominando il suo nome

"Sun" sbuffa e si decide a girarsi e solo ora mi rendo conto che sta piangendo. Mikael che piange?! Impossibile! Eppure sembra che pianga.

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