Just Friends?||Calum Hood

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CAPITOLO 1

Stavo sognando beatamente di viaggiare per il mondo, quando il rumore della sveglia raggiunse le mie orecchie. Un suono sommesso uscì dalle mie labbra, prima che affondassi delicatamente la faccia nel cuscino. Con fatica mi alzai e mi stropicciai gli occhi svogliatamente. La poca luce che filtrava dalla finestra era abbastanza forte da darmi fastidio alla vista. Nonostante questo aprii le persiane e permisi al sole mattutino di avvolgere la mia camera. Con passo lento e ancora leggermente assonnato mi diressi in bagno per sciacquarmi la faccia. Uscendo da questa stanza tornai in camera per scegliere cosa indossare. Optai per un semplice paio di leggins, un maglioncino leggero oversize e un paio di Vans nere. Andai di nuovo in bagno per lavarmi i denti e sistemarmi i capelli ricci, castani. Dopo aver finito la mia routine, scesi al piano inferiore dove trovai mia mamma intenta a bere un caffè.

"Buongiorno Tara, dormito bene?" 

"Hei mamma. Si bene, grazie"  

Detto questo presi lo zaino e, dopo aver salutato mia madre, uscii di casa. Non è mai stata mia abitudine fare colazione e di certo non avrei cominciato oggi. 

Cominciai a camminare verso la scuola: mi sarebbe aspettato il primo giorno del penultimo anno di liceo. Con lo studio me la cavo, i miei voti non sono altissimi, i professori hanno una certa tendenza a sgridarmi durante la lezione, ma non mi lamento.

Dopo circa quindici minuti di cammino arrivai davanti al cancello principale e mi diressi verso l'entrata. Dopo aver preso l'orario andai al mio armadietto per posare i libri che non mi sarebbero serviti. Mentre ero con la testa praticamente dentro il mobiletto di metallo, sentii un dito conficcarsi nel mio fianco in modo giocoso. Mi ritirai di scatto a quel contatto, sussultando. Ho sempre sofferto il solletico in modo disumano. Mi girai e mi ritrovai Luke Hemmings con un sorriso innocente e le mani dietro la schiena, come a voler dimostrare di non aver fatto nulla. Alzai gli occhi al cielo e gli sorrisi. Lui si avvicinò e mi abbracciò.

"Hei, come va il primo giorno di scuola?" mi chiese mentre scioglieva l'abbraccio.

"Oh stava andando alla grande fino a quando qualcuno non ha deciso di farmi prendere un infarto" dissi ironicamente cominciando a ridere. Scoppiò anche lui in una fragorosa risata e io ne approfittai per chiedergli:"dove sono gli altri?"

"In caffetteria. Michael non ha fatto colazione a casa. Ci aspettano lì"

Michael è uno dei miei migliori amici, insieme a Calum, Ashton e Luke. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli e la nostra amicizia si è solidificata nel corso degli anni. Loro quattro hanno formato una specie di band, sono bravi e a volte mi unisco a loro. Mi hanno insegnato a suonare un po' i loro strumenti e devo dire che me la cavo, tranne che con la batteria. Con quella non riesco proprio a fare niente, credo di non essere abbastanza coordinata.

Cominciammo a camminare verso la caffetteria tra una chiacchiera e l'altra. Trovai subito il tavolo occupato dai miei amici, perciò mi diressi in quella direzione.

"Ciao capre!" esordii con un sorriso in un saluto generale. Amo chiamarli in questo modo.

"Buongiorno!" dissero praticamente in coro i tre ragazzi.

Cercai di andare a sedermi all'unica sedia libera rimasta al tavolo, ma Luke mi precedette e mi guardò con quel sorriso da stronzo che, diamine, è davvero mozzafiato. Mi lasciai scappare un verso di disapprovazione e lo fulminai con uno guardo che sembrava dire 'ti prenderei a calci in culo all'istante, ma sei troppo divertente'. Sentii le risatine dei ragazzi mentre mi guardai intorno per vedere se a qualche altro tavolo ci fosse una sedia libera. Niente, sembrava che tutti fossero venuti qui ad occupare spazio invece di sistemarsi i libri. Mi rigirai verso il mio tavolo e li guardai tutti facendo il labbruccio e facendoli iniziare a ridere.

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