SECONDA STELLA A DESTRA || Luke Hemmings
«Non fare tardi a leggere stanotte!». Sorrido e saluto Becca prima di uscire dalla biblioteca universitaria; sta sempre a preoccuparsi per me. Prendo un respiro profondo inalando l’aria primaverile, pregustando il momento esatto in cui metterò piede nel mio appartamento lasciandomi cadere a peso morto sul divano. Sono rintanata nella biblioteca principale dell’NYU da questa mattina e mi sento la testa scoppiare. Gli esami mi uccideranno e sono solo al primo anno! Durante la pausa pranzo mi sono permessa di andare a comprare dei romanzi che volevo leggere da tempo, come se i miei testi universitari non fossero abbastanza.
Devo arrivare a casa presto, quindi decido di prendere la scorciatoia attraverso lo skate park. Mi fermo un attimo ad osservare quei ragazzi fare straordinarie acrobazie su quella piccola tavola. Io – ne sono certa – non avrei nemmeno fatto in tempo a mettere un piede sopra che sarei già spalmata a terra come formaggio sul panino.
Uno di loro è dannatamente bravo e indugio sempre su di lui. porta quella tavola così bene che a volte sembrano una cosa sola. La mascella dura e lo sguardo concentrato mentre calcola il percorso che deve fare. I capelli biondi sono sempre ben tenuti ed è quasi sempre vestito di nero – canotta o maglietta e skinny jeans. Lo sto ancora guardando, quando una voce mi risveglia dai miei pensieri.
«Shaylen!» urla Ashton alzando un braccio in segno di saluto. Mi volto completamente verso di lui e gli sorrido. Il mio migliore amico – nonché coinquilino – mi viene incontro aprendosi in un sorriso. Alcuni skater si sono voltati verso di noi per capire cosa fosse successo. Sorrido timidamente e noto che anche il ragazzo biondo si è fermato.
Faccio vagare lo sguardo lontano dal suo, prima che capisca che lo stavo fissando. Troppo tardi! Lo vedo ridacchiare per poi scuotere la testa. Che figuraccia.
«Tutto okay?» mi chiede Ashton posando una mano sulla mia spalla. Annuisco leggermente e cominciamo a camminare, parlando di quello che è rimasto per la sopravvivenza in casa.
«Andrò a fare la spesa domattina» si offre lui, andando a posare i libri nella sua stanza. Scuoto la testa guardando il calendario delle lezioni e sorrido leggermente.
«Hai lezione, furbetto – dico ammonendolo—vado io, tu scrivi la lista». Alza gli occhi al cielo ed annuisce sorridendo. Nel frattempo io ordino due pizze, dato che il frigo è completamente vuoto. Mi stupisce il fatto che proprio lui non si sia lamentato prima di questa cosa, solitamente è lui che se ne occupa.
«Ho bisogno di una doccia» annuncio andando in camera mia a prendere il cambio ed il pigiama. Vedo Ashton annuire mentre scrive su un piccolo block notes. Ridacchio ed occupo il bagno. Mi metto sotto il getto caldo, beandomi di quella sensazione di relax.
Prendo una noce di schiuma e cominciò a strofinare tutto il mio corpo. I miei muscoli sono completamente rilassati quando comincio a lavare i capelli. Faccio il più veloce possibile, prendo un asciugamano e poi mi vesto. Avvolgo i capelli all’interno dell’asciugamano ed esco dal bagno, raggiungendo la porta. Sorrido al fattorino che sembra fin troppo giovane. Ashton si avvicina con i soldi che avevo preparato prima.
«Oh mio dio – dico guardandolo meglio sotto il cappellino – amo il colore dei tuoi capelli». Arrossisce leggermente e mi ringrazia, dicendo che non a tutti piace quel viola.
«Beh a me si» ammetto sorridendo.
«Io sono Michael, comunque» aggiunge porgendomi la mano. Mi presento continuando a sorridere; sono felice di aver fatto una nuova conoscenza. «E’ un nome strano Shay – aggiunge sorridendo – ma mi piace».
Ridacchio leggermente ringraziandolo e lo invito al parti di sabato sera. Lui accetta volentieri e mi lascia il suo numero di telefono. Lo saluto con la mano mentre chiudo la porta. Il tutto accade sotto lo sguardo attonito di Ashton. Mi volto verso di lui e gli lascio un bacio sulla guancia, prima di raggiungere la cucina.
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Seconda stella a destra. {Luke Hemmings}
Short StoryNon so più che cosa fare. La mia mente, il mio cuore: ho bisogno di lui? Che diavolo mi è preso? Dio, è più piccolo di me! Guardo il tramonto ricoperto dalle nuvole e desidero non aver mai incontrato Luke. I miei sentimenti contrastanti mi mandano c...