"Giulia" sentii una voce fin troppo famigliare chiamare il mio nome.
Mi voltai, era Sofia.
"Cosa vuoi ancora da me?"
"Sono qui per te...mi manchi"
"Tu...tu non puoi tornare così"
"Oh, andiamo Giu, lo sai anche tu che senza di me non puoi stare. Ti manco, ammettilo."
Se mi mancava? Cazzo potete scommetterci. Mi mancava tantissimo.
Avete presente quando per gioco, in piscina, decidete di vedere quanto tempo riuscite a resistere sott'acqua senza respirare?
Arriverà un punto, quando sarete sotto, che vi mancherà così tanto l'aria da sentirvi male. Sentirete la testa scoppiare, i polmoni bruciare e il cuore andare a mille, quasi come se stesse per uscirvi dal petto. Alla fine, il bisogno di ossigeno diventerà così estremo da costringervi a riemergere in superficie.
Era così che mi sentivo da mesi, sott'acqua e senza ossigeno. Non sapevo quanto ancora avrei resistito ma mai avrei dato la soddisfazione a quella ragazza di capire come, in realtà, mi sentivo.
"Non è così" risposi
"Non puoi resistermi Giulia" disse avvicinandosi sempre di più a me.
"Co...cosa fai?"
"Dici di non volermi...eppure non fai niente per allontanarmi."
"I..io"
"Anche la tua voce ti tradisce..."
Non riuscivo a muovermi, forse perché la parte di me che voleva ancora Sofia era troppo forte.
I nostri corpi erano ormai a pochi centimetri di distanza. Potevo ammirare da vicino il sorriso vincitore che Sofia aveva sulle sue labbra.
La tensione tra di noi era alle stelle, lei si avvicinò per baciarmi....
Le nostre labbra si scontrarono bisognose, per un secondo mi sembrò di essere finalmente tornata a respirare. Un sollievo che durò poco, finché non aprii gli occhi e davanti a me non c'era Sofia.
"Buongiorno splendore" mi disse Marta raggiante.
"Ciao..."
"Che hai? Sembra che hai visto un fantasma"
"Più o meno..." mormorai senza farmi sentire "cosa ci fai qui?"
"Come...non ricordi?"
Di colpo alcune immagini confuse si fecero spazio nella mia mente: alcol, ragazze, baci, shot di tequila, vodka...una classica serata per le mie nuove abitudini.
"Ah...si"
Non ricordavo con esattezza come mai mi trovassi con Marta, ero sicura che la serata fosse iniziata senza di lei...sicuramente non trovai di meglio quella sera.
"Tranquilla non abbiamo dormito insieme, ero nella stanza degli ospiti."
"Bene"
"Ti preparo la colazione?"
"No."
"Vuoi fare qualcosa dopo? Magari potremmo andare al lago...l'estate sta finendo è una delle ultime volte in cui potremmo..."
"No." la interruppi
"Capito...tolgo il disturbo"
"Ci vediamo Marta."
Non volevo essere cattiva ma le mie regole erano chiare e lei le conosceva bene.
Li chiamavo: "I dieci mai"
1. Mai baciare una ragazza/o che potrebbe provare qualcosa per me
2. Mai provare qualcosa per una ragazza/o
3. Mai affezionarsi a qualcuno
4. Mai dormire con qualcuno
5. Mai parlare della propria vita privata
6. Mai dare il numero di telefono a qualcuno
7. Mai accettare un invito ad un appuntamento
8. Mai invitare qualcuno ad un appuntamento
9. ASSOLUTAMENTE MAI nominare Sofia
10. Mai andare oltre al bacio
Le uniche persone esenti alla terza regola erano Noah e Frederick.
La nona regola era la più infrangibile, nessuno doveva nominare il suo nome, mai.
La decima regola era il mio unico dissidio. La convinzione che la mia "prima volta" dovesse essere con una persona speciale rimaneva ferrea ma ciò non sarebbe mai potuto accadere a meno che una delle altre regole non venisse infranta.
Appena Martina uscì da casa mia mi riaddormentai. Mi svegliai verso le due del pomeriggio e scesi al piano di sotto per mangiare qualcosa. Mio padre stava leggendo il giornale seduto tranquillamente sulla sua poltrona, mia madre non c'era, non sapevo dove fosse e non mi importava.
Erano cambiate molte cose, ero cambiata io ma a questo ci arriveremo più tardi.
22:00 PM.
Messaggio da Noah<3
Foto
Raggiungici se ti va ;) alcune ragazze chiedono di te.
22:05 PM
Messaggio a Noah<3
Porca troia, come posso dirti di no. Sarò lì tra 15 minuti.
I'm back! Scusate l'assenza, cercherò di farmi perdonare.