✨Un Passato e un Futuro✨- {Jungkook}

~✨desidero✨~

                                                                       CAPITOLO 12

Pov. Jungkook

-discorso di "scuse" tra Jk ed Alice nello scorso capitolo-

-ti ho perso una volta e adesso che ti ho ritrovata non ti lascerò mai più-

-fine discorso nello scorso capitolo-

Alice e Jungkook ritornano in segreteria per mettere tutti i registri e poi gli ultimi sei registri, portandoli dal Preside

Alice: Aaahh-Ecco fatto, meglio portarmi al registro prima che si arrabbi con me. Prendi questi tre io prendo gli altri.

Io: Si, ai suoi ordini -prendo i registri e la seguo fuori dalla segreteria-

-mentre ci avviamo verso l'ufficio del preside, noto con la coda dell'occhio che sul suo collo, scoperto, ci sono dei segni non troppo evidenti. Dei succhiotti! -

-mi fermo bruscamente con lo sguardo puntato verso il basso-

Alice: Tutto bene? -mi chiede Alice avvicinandosi a me di poco-

Io: Si, si, sto bene, stavo solo pensando ad una cosa, niente di importante.

-le rispondo, alzando lo sguardo e porgendole un mezzo sorriso-

Alice: Ok, allora va bene

-come pensavo, sta insieme ad un ragazzo. Non ci posso fare niente, devo solo aspettare e magari un giorno potrò essere io quel ragazzo che la marchierà, rendendola sua, devo parlarne con Yoongi-

Alice: Hey Chung, siamo arrivati

-mi risveglia dai miei pensieri

Io: Non chiamarmi per cognome. Chiamami Jungkook

Alice: Ah si, me ne ero dimenticata - dice arrossendo leggermente-

Io: Tranquilla Patafr-mi rendo conto di averla quasi chiamata con il soprannome con cui la chiamava il suo fratello maggiore-

Io: ... tranquilla

Alice: Va bene Jungkook -dice per poi bussare alla porta del preside-

PI: Oh signorina Park, signorino Chung, prego accomodatevi

-entriamo nel suo ufficio e consegniamo i registri, appoggiandoli sulla sua scrivania-

-lo salutiamo e di conseguenza usciamo dal suo ufficio-

Alice: Bene. Adesso dobbiamo andare nella stanza del consiglio per ..- la interrompo dicendo-

Io: Oh, una stanza tutta per noi - mi avvicino di più a lei abbassandomi alla sua altezza-

Alice: Ma sei stupido o cosa?

Io: No, io sono bello, attraente, affascinante e. . .

Alice: Modesto, arrogante, immaturo, devo continuare o gli smetti di dire fesserie? -mi zittisce, ma solo per poco, le rispondo stuzzicandola-

Io: Lo so che mi desideri, tutte le ragazze di questa scuola cadono ai miei piedi e tu non sei da meno -mi avvicino ancora di più a lei-

Alice: Si è vero ... lo sai che ti desidero, ma lo sai che cos'altro desidero?

Io: No, che cos'altro desideri? - dico incrociando le braccia, guardandola dall'alto in basso-

Alice: Vieni più vicino, è una cosa imbarazzante da dire

-mi avvicino di nuovo a lei con l'orecchio, curioso da quello che vuole dirmi-

Alice: Sai, quello che desidero più di ogni altra cosa è ... -mi dadi bisbigliando al mio orecchio- ... che desidero strapparti quella linguaccia che ti ritrovi, così non c'è più bisogno di tutte le tue troiette e così anche non richiesto più terribile stronzate - mi prende per l'orecchio, gesto inaspettato-