Capitolo 3

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Jane lo guarda per qualche secondo e poi li pesta il piede : "ecco il mio bacio, piaciuto?"

Dean comincia a saltellare ma poi si rimette in sesto e fa finta di non essersi fatto nulla.

"La prossima volta che invadi il mio spazio vitale ti faccio pentire di essere nato, sono stata abbastanza chiara?"

"Oh calmati, non ti ho mica fatto chissà che cosa, ancora.."

"Ancora, ma lo vedi come parli? Ecco perchè andrò d'accordo con Sam e con te no."

"Perchè? Sai non è facile svegliarsi la mattina, lo dico anche per il fatto di mio padre, sono arcistufo, voglio trovarlo e uccidere chiunque li abbia torto un capello."

"Mi dispiace, Dean, ma non è certo questo il modo di rallegrarsi la giornata, io sto nel mio spazio e tu nel tuo, solo cosi riusciremo ad andare d'accordo assieme."

"Va bene, però ad una sola condizione."

"E quale sarebbe questa condizione Dean? E non dire rifarti il letto per un mese perchè te lo puoi scordare."

"No, non è quello, anche se non sarebbe affatto male, comunque potremmo smettere di fare gli stronzi ,per un po'"

"Mi dispiace dirtelo, ma io sono fatta cosi, abituati, non posso cambiare ciò che sono."

"Va bene, però smettiamola di trattarci male momentaneamente, dobbiamo collaborare, dobbiamo trovare mio padre."

"Si, John mi deve dare una mano, ha detto che ha un modo per trovare Azazel, e io ho bisogno di trovare quel figlio di puttana e ucciderlo."

"Mi piace come parli, ragazza, penso che io e te andremo molto d'accordo insieme, e grazie per collaborare."

"Va bene, ora basta con i sentimentalismi, pensiamo alle cose importanti"


E dopo quasi un'ora Sam si fa vivo.

"Sammy, eri morto nella doccia?" disse Dean.

"E perchè non hai controllato?" disse Sam sorridendo alla situazione.

"Perchè ridi, Sam?"

"Questa situazione è abbastanza strana, voi due che non litigate in una conversazione? Si può sapere che ne è stato del mio fratello Dean e della cacciatrice Jane?"

"Ok, Sammy, ora basta stronzate, io e lei stiamo cercando di collaborare per trovare papà."

"Allora, che avete scoperto?" disse Sam.

"Nulla che già non sapessimo, forse Bobby ha scoperto qualcos'altro."


Ad un tratto le luci iniziarono a spegnersi ed accendersi ripetutamente senza un motivo, e i ragazzi non fecero in tempo a piombarsi nel divano per prendere le armi che apparve una figura maschile, Azazel, impossessato di un umano, il demone dagli occhi gialli in quella stanza.

"Azazel!" urlò Jane.

"Ciao, Jane, sempre un piacere vederti, ti mancano mamma e papà? ah giusto, li ho fatti a pezzi."

Dean e Sam scrutavano con rabbia il demone davanti a loro.

"Sai, non vedo l'ora di trovare John, e darti quello che ti meriti, perchè non te ne vai all'inferno?"

"Oh, tesoro, mi lusinghi, ma io sono già all'inferno, e per quanto riguarda John Winchester, potete dimenticarlo, dato che è stato un grandissimo piacere strapparli la gola con le mie stesse mani."

Sam, con tutta la rabbia in corpo si avvicina ad Azazel e li punta un coltello che nè Dean, nè Jane avevano mai visto.

"Ascolta, razza di idiota, mio padre è ancora vivo.." disse con le lacrime agli occhi "e non la passerai liscia, soprattutto con un coltello come questo, che può sentire un demone da un kilometro di distanza, e sai un'altra cosa? sono arcistufo di sentirti respirare, quindi ora si, tornatene all'inferno!" Sam accoltella Azazel e cade a terra il corpo senza vita.


Dopo un paio d'ore dall'accaduto Dean fa la sua mossa e va a parlare con Sam.

"Sammy, da quando io e te abbiamo segreti? chi è stato a darti quel fottutissimo coltello? e dov'è la colt che ha trovato papà? e adesso hai anche cose in comune con Jane?"

"Dean, non voglio parlarne, okay?"

"No, ora tu parli, da quando è sparito nostro padre, tu non fai altro che rintanarti, Sam, sono tuo fratello, io ho il diritto di sapere tutto e ho il dovere di proteggerti."

"Dean, non voglio essere protetto, sono abbastanza adulto e vaccinato, non vedo perchè tu debba starmi attaccato al culo per evitare che io mi bruci usando dei fiammiferi, non ho più dieci anni che mi devi proteggere, insomma, ognuno di noi si protegga da solo."

"Ok, Sam Winchester, stammi a sentire, io non mi proteggerò mai da solo, papà è la fuori chissà dove ad aspettare che noi lo salviamo, se è ancora vivo, e al momento l'unica famiglia che mi è rimasta sei tu, quindi togliti dalla testa che io me ne vada, perchè no, sono tuo fratello Sam, sono il fratello più grande, e il fratello più grande è obbligato a proteggere quello piccolo, soprattutto se il fratello più piccolo dice cazzate come queste, e ora, muovi il culo e dimmi tutto ciò che è successo dall'inizio alla fine."

"Okay, Dean, ti dirò tutto. Probabilmente non ci crederai mai, ma il coltello me lo ha dato un angelo, e noi fino a questo punto non eravamo mai arrivati, ha detto di sapere dove può essere nostro padre, ma ce lo dirà se io li do un po' del mio sangue."

"E cosa ci vuole fare con il tuo sangue?"

"Prevenzione, dice."

"E tu, credi a un buffone? Sicuramente era un demone che voleva farti il lavaggio del cervello, e tu come uno stupido ci hai creduto."

"No, Dean, questo è veramente un angelo, ovviamente, non sono stupido e li ho chiesto di fare tutti i test, ho provato con le pallottole di sale, ad esorcizzarlo pensando fosse un demone, a farli toccare il ferro pensando fosse un mutaforma, e li ho scagliato contro il coltello che mi ha dato, ma lui è un angelo vero."

"Mi stai dicendo che un angelo ti ha dato un coltellino che ti permette di uccidere i demoni?"

"Dean.." disse Sam sorpreso di vedere l'angelo dietro Dean.

"Che c'è Sam, sembra che hai visto un fantasma.." disse ,per poi girarsi e notare la figura maschile dietro di lui.

"E tu, chi sei?"

"Io sono Castiel."

"Castiel? Ma che nome è?"

"Anche il tuo non ha stile, ma comunque sono qui per altro."

In quel momento entra Jane, e quando Castiel si gira..

Da due cacciatori a treDove le storie prendono vita. Scoprilo ora