21.04.16

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Era un giorno come un altro, apparentemente.

Quel pomeriggio come quello seguente e quello prima, Camilla sarebbe uscita con la sua amica Sofia, avrebbero passeggiato fino al solito bar del piccolo paese, in cui viveva, e si sarebbero prese un caffè per fare una pausa dallo studio.

Quello non era un giorno come un altro, c'era qualcosa di diverso nell'aria, da quando si era svegliata la mattina si sentiva radiosa, serena.

Da un po' di tempo la sua vita era tornata ad avere un equilibrio. I suoi vecchi amici avevano ripreso a parlarle, il sole era alto nel cielo, le giornate si cominciavano ad allungare, la brezza estiva iniziava ad accarezzare le spalle seminude, la fine della scuola non sembrava poi così lontana.

Lagiornata passò in fretta, tra il trascinarsi da una stanza a un'altra dellacasa, il fare finta di capire qualche filosofo strafatto, dio solo sa di quale sostanza allucinogena, e in un battito di ciglia si fecero le sei.

Da una settimana o poco più parlava con un ragazzo conosciuto a Capodanno insieme alle sue amiche, lui abitava nel suo stesso paese, era tre anni più grande di lei  e come tutti aveva anche lui la sua cerchia di amici, quell'anno si erano uniti a loro e la maggior parte delle volte senza sentirsi si ritrovavano tutti al bar con lo stesso scopo; svagarsi un attimo dai carichi di problemi che avevano sulle spalle.

Alessandro,lo aveva notato di sfuggita a Capodanno e aveva subito pensato che fosse unbravo ragazzo, infatti, quando dopo la festa fece capire di avere interesse perla sua migliore amica, Sofia, Camilla ne era estasiata forse più di quanto lofosse lei stessa. Le diceva che uno così va' conosciuto a fondo prima di capireveramente chi è. Uscirono un paio di volte, si massaggiarono per un po' ma nonscattò la scintilla e fecero finta di niente continuando ad essere dei sempliciconoscenti.

Dal canto suo, lui non entrò subito nel suo radar ma iniziandoci a parlare, a scherzare con innocenza sentiva una certa sintonia. Le piaceva passare del tempo con lui, perché la faceva ridere e da tanto tempo a quella parte nessuno suscitava in lei tali sentimenti, sapeva bene che stava abbassando rapidamente le sue difese e che lui era così innocente con lei proprio perché neanche lo sfiorava il desiderio di qualcosa in più all'amicizia. È sempre stata una cosa che voleva tenere solo per lei, non voleva si potesse sciupare parlandone con le amiche.

Quel pomeriggio, le altre stavano discutendo di quanto fosse bello Giorgio, di chi lui volesse tra le due, faceva fatica a seguire i loro discorsi.

Marsia si rese conto che Camilla si trovava su un mondo tutto suo; così quasi per attaccarla le disse: <Ehi, Cami a cosa stai pensando di più interessante delle doti di Giorgio nel baciare?!>

Fece una smorfia che apparentemente sembrò un sorriso tanto per assecondarle e non essere del tutto sgradevole con loro <Penso a Marx e a tutte le sue teorie da strafatto>.

Vanessa e Marsia appizzarono le orecchie al suono di un nome maschile e in coro urlarono <COSA?! HAI CONOSCIUTO UN RAGAZZO E NON CI DICI NIENTE!? RACCONTA!>.

Rimase basita, incredula, ma allo stesso tempo stupefatta, era riuscita ad ingannarle e loro continuavo a non sospettare nulla; <No raga vi state completamente sbagliando, Marx è un filosofo che devo preparare per la settimana prossima>.

Le loro facce deluse, mentre dentro lei gioiva. Marsia poi propose di andarsi a prendere un caffè ma Camilla dovette rifiutare, non era ancora il momento.

Nel frattempo, era arrivato il resto del gruppo, gli amici di una vita. Scherzavano, ridevano, tra una partita a biliardino e una sigaretta, quasi d'istinto si voltò e li vide, tutti insieme, una vampata di calore s'impossessò delle sue guance e un colpo di immobilità la fissò sulla sedia senza poter muovere un muscolo.

Alessandrosorrideva di cuore, Camilla più lo guardava più si perdeva nella sua risata pronta per fare proprio una figura da fessa. Francesco gli stava accanto e con una mano gli dava le pacche sulla spalla mentre si avvicinavano a loro, gli era sempre piaciuto anche lui, nel senso di persona, ci si trovava bene, un ragazzo molto solare e amichevole sempre con la battuta pronta. Subito dietro di loro c'erano Giorgio e Giuseppe, non li conosceva ancora bene ma da quel poco che aveva capito; Giorgio si piaceva e adorava il fatto che lui piacesse alle ragazze e ovviamente come da copione Vanessa e Marsia se lo combattevo da Capodanno. Giuseppe era più introverso, gli piaceva stare per gli affari suoi e se avesse dovuto socializzare avrebbe preferito farlo con persone che già conosceva.

Lei stava sulla sedia immobile e cercava di sembrare il più disinvolta possibile sperando che nessuno notasse le sue guance a fuoco, il suo sguardo perso.

Alessandro poi chiese chi volesse il caffè e lei entusiasta alzò la mano, troppo difficile mettere due lettere di fila in quelle circostanze. Entrarono all'interno del bar, si sentiva stranamente calma, lui le faceva quell'effetto ed era anche uno dei tanti motivi per cui la intrigava così tanto conoscerlo e capire chi fosse veramente.

<Ragazzi che vi faccio?> chiese con il sorriso Franco, il proprietario del locale.
<Due caffè per favore Fra'> rispose Alessandro a sua volta con un sorriso.

<Uno al vetro macchiato caldo> puntualizzò Camilla.
<Che precisina> affermò lui con un ghigno stampato sul viso.

Franco gli servì i caffè, ma erano talmente presi dallo scherzare come due bambini piccoli che glieli dovette ricordare.

Lei si rendeva conto ogni minuto che passavano insieme di quanto pericolosamente le iniziava a interessare veramente e diventava sempre più cosciente di quanto male le avrebbe fatto. Stavano seduti in cerchio fuori al tavolo, lui giocava con il suo accendino tutto intento a rubarglielo, quell'istante il mondo al di fuori l'aveva dimenticato e stava bene. Forse era proprio il suo non averci un secondo fine che rendeva le cose così semplici.

A vista d'occhio si notavano delle differenze su come lui si relazionava con lei e su come si relazionasse con le sue amiche, in maniera completamente meno genuina e spontanea...

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Ciao a tutti! Questa è la prima parte del capitolo, se avete voglia di sapere come continua basterà lasciare un commento o aggiungerla alle vostre storie preferite. Sono pronta a sentire il vostro parere, è la prima volta che espongo i miei lavori online, quindi siate gentilmente cauti con i giudizi! Spero semplicemente che vi possa intrigare questa storia.

Ricordate nulla è mai come sembra!

-Elisabeth.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 15, 2020 ⏰

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