Mine ~Envy x Reader~

~1~

Urli con forza, mentre la frusta ti brucia la schiena e la risatina sadica dell'homunculus ti ronza nelle orecchie. Vuole che parli, ma non lo farai.
Mentre il braccio di Envy diventa un serpente e ti passa sotto al seno, cerchi di concentrarti su un ricordo felice, su una persona per cui lottare, su qualcosa che ti ricordi perché non devi parlare. Pensi alla tua famiglia, ai tuoi amici... Non sei mai stata molto popolare, ma qualcuno di fedele l'avevi. E poi c'era l'intera umanità in pericolo. Una vita non ne vale altri miliardi. Cerchi di pensare a questo mentre senti il serpente morderti il seno e un bastone che chissà da dove viene ti entra con violenza nel culo. Però fa male, anche se ci pensi farà comunque male. Vuoi parlare, vuoi che tutto finisca. Ma sai che non sarà così. L'invidia ti prende per i capelli, strattonandoti in piedi. Le gambe ti tremano per il dolore e il tuo sguardo cerca di sfuggire in vano al suo puramente divertito.
«Non hai proprio intenzione di parlare, eh~? Sei più testarda di ciò che pensavo, Omocha-n~*»
«N-Non sono il t-tuo g-giocattolo» riesci a sussurrare con rabbia, prima di ricevere un forte schiaffo che ti fa ritornare per terra. Respiri a fatica, sia per il dolore che per il collare abbastanza stretto che l'homunculus ti ha messo.
«Nah-ah~ Non devi mettere mai in discussione ciò che ti dico omocha-n~»
Resti in silenzio, mentre ti scappa un piccolo singhiozzo. Tutto il tuo corpo viene scosso da un forte dolore che si aggiunge di colpo a quello di prima. Envy ti ha tirato un calcio nello stomaco. Tossisci del sangue, ma ormai è una questione di principio. Non gli darai nessuna informazione.
«Prima o poi morirò...» gli ringhi un po contro «...prima o poi perderai la tua unica possibilità di avere delle informazioni e perderai il tuo "omocha"»
Cerchi di prendere il coltello dalla parte del manico, di ribaltare la situazione. In un modo o nell'altro vinci tu, no?
«Sbagliato omocha-n~ Cosa ti fa pensare che tu porterò sul punto di morire? Non rinuncerei mai ad un così utile giocattolino~»
«Il mio corpo non reggerà all'infinito...»
«Di questo non dovrai preoccupartene~»
«Che vuoi dire?»
La tua domanda non riceve risposta, mentre la frusta colpisce nuovamente la tua schiena e le tua urla rimbombano nuovamente nella stanza.

Tre ore dopo, o forse quattro -non lo sai, hai perso la cognizione del tempo- l'homunculus se ne va, richiamato da una donna che colleghi alla lussuria. Probabilmente è notte -o forse no- e con un sospiro stanco chiudi gli occhi e ti rifugi nel mondo dei sogni. Il primo giorno è ormai passato.

To be continued...