Candela

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Ho sempre adorato la famiglia di Bianca.

Trasmettono tutti una tale allegria che farebbe piacere a tutti andar da lei.

<Ho preparato la ciambella! Bianca! Alessia! Venite qua!>Urla la madre di Bianca dalla cucina.

Io e Bianca stiamo sedute sul suo letto a guardare i suoi trucchi. Amo i trucchi. Guardo molti programmi alla tv dove molte ragazze si truccano e spiegano i materiali dei trucchi.

"Ho tanta fame... non vedo l'ora di vedere come sia uscito il dolce" pensai.

Uscimmo dalla camera aprendo la porta scorrevole che divideva il salotto dal reparto delle camere.

Bianca corse in cucina..

<Dai Alè provane un pezzetto> mi disse.

<Okay grazie mille> risposi.

È dolcissima, si sente il sapore della farina di cocco, ed io adoro il cocco.

Io e Bianca prendemmo un'altra fetta di ciambella e ce ne tornammo in camera..

<Quando dovrò iniziare a farti da candela?> chiesi scocciata.

<Tra un pò i miei genitori andranno a fare la spesa e noi andremo sul retro di casa mia: il nonno di Giù ha un pezzo di terreno laggiù e noi lo aspetteremo là vicino mentre lui ci verrà incontro.> rispose elettrizzata.

Dio. Non ho mai visto il suo ragazzo prima d'ora. Poi è il suo primo ragazzo..

Iniziammo a scendere giù nel giardino per palleggiare un pò, dopo 20 minuti circa scesero i genitori di Bianca, presero l'auto e andarono via..

Bianca iniziò a guardarmi di sottecchi.

<Ora mando un messaggio a Giù e gli dico che tra 10 minuti saremo lì da lui>

<Vabene> non so cosa dire.

Fare da candela a un amica è un sacrificio, è una cosa piuttosto imbarazzante far finta di stare con Bianca sotto casa mentre starò solamente immobile in un angolino mentre loro si sbaciucchieranno..

Facemmo almeno 2 isolati quando vedemmo muoversi da lontano una piccolissima moto con sopra un ragazzo più grande di essa..

Era Giuseppe. Ma Cristo! Immaginavo che un ragazzo in quel modo sarebbe venuto con una motocicletta un pò più figa, non un carretto dove deve piegare le ginocchia come se fosse su un pedalò.

<Ciao..> disse lui imbarazzato dalla mia presenza.

Io fui abbastanza disturbata da quella scena: Bianca e Giuseppe che si guardavano negli occhi, e poi rivolgevano a me degli sguardi, allora capì.

<Ah già. Scusatemi tanto. Il mio compito ora è di andarmene.> risposi quasi incazzata.

Pensavo che almeno mi avesse dato una stretta di mano per far conoscenza.

Bianca non disse niente.. non esprime nessuna emozione. È sempre stata così.

Anche se è felice il suo sguardo rimane sempre impassibile, al massimo un sorrisetto e via..

Mi misi a camminare al bordo di quella stradina desolata.. mi sentivo abbastanza fuori posto. Non ho mai avuto un ragazzo. Solo una piccolissima cotta per un ragazzino più piccolo. Sapevo che non era niente, mi affascinava il suo visino innocente e dolce.

Non passava nessuna macchina, da un lato volevo che passasse qualcuno, così non mi sarei sentita tanto sola, da un lato però non volevo che mi vedessero senza Bianca. Mi avrebbero di sicuro riconosciuto gli amici di mio padre e lo sarebbero andati a spifferare.

Avrei preferito restare a casa. Un bel bicchiere di thè freddo e un bel ripasso degli ultimi argomenti.

Passarono due ore prima che Bianca fece uno squillo al mio cellulare.

<Pronto Alè!>disse lei divertita.

<Hey Bianca. Ti sei svegliata dal tuo coma di nascita?> risposi urtata dalla sua troppa felicità. Non ero disturbata dalla sua felicità per Giuseppe, bensì dal fatto che Bianca diventa egocentrica con un minimo di attenzione.

<Alè calmati!! Ma che stupida che sei! Vieni subito quì che ce ne andiamo a casa!>

<Bianca smettila di farti notare se non vuoi fare una bella figura di merda davanti Giuseppe. E non darmi ordini, non sono un cane.> risposi e riattaccai.

Mi avvicinai a passo veloce verso di lei che si trovava insieme a Giuseppe dietro una piccola chiesina.

<Brava Bianca. Ti sei fatta notare abbastanza per telefono? Sai che ti dico? Fanculo. Trovati un' altra candela.>

<No! Alè aspetta!>continuò a gridare mentre mi affrettavo a passo veloce verso la sua casa.

<Dai Alè! Scherzavo...!> disse.

Ma sapevo che stava ridendo di me col suo ragazzo, si capiva dalla voce.

Non mi girai.

Arrivata a casa sua l'aspettai davanti la porta e... dopo mezz'ora vennero, a passo stra-lento, Bianca e il suo ragazzo che si scambiarono davanti il cancello di casa un leggero bacio sulle labbra prima che lui se ne fosse andato.

<Bentornata.> dissi fredda.

<Dai saliamo sù..> l'unica cosa che disse.

Accese la tv ed io mi sedetti sul divano prima che potesse dirmi qualcosa.

<Speriamo ci sia qualcosa in tv..>disse.

Lo sapevo. Mi ignora. Ora fa finta di niente per non continuare a litigare. Sempre in questo modo finisce. Finisce che le rispondo senza rabbia e ritorniamo a volerci bene, e poi si ricomincia con la solita solfa.. odio il suo carattere debole a volte, però infondo sono la sua unica amica ed io, non riesco ad odiare nessuno.

Spero tanto che la storia vi piaccia man mano che la scrivo!

Ancora molte cose dovranno succedere..

Un saluto a tutti!

Alessia♡

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