1: The Save

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Isabella's POV

Mi sedetti su una panchina fuori nel vicolo.La musica squillava dietro una porta a soli venti metri di distanza.Dovetti uscire da lì.La rumorosa,pesante musica rock iniziava a farmi venire il mal di testa.

La fredda aria di Londra oltrepassò il mio corpo facendomi rabbrividire.Stetti seduta fuori per circa venti minuti,cercando di sbarazzarmi del mal di testa che stava scoraggiando i miei pensieri.

Rimasi seduta lì per pochi minuti chiedendomi se poteva esistere un freddo più freddo di quello;e bene pensai,l'altra cosa invece che pensai e che sapevo era che stava nevicando.Non cadeva pesantemente era così tranquillo e bello vedere i piccoli fiocchi di neve cadere lentamente.

Ma giustamente prendendosi gioco di me il vento iniziò a soffiare così che la bella brezza diventò aria ghiacciata.Velocemente mi alzai e corsi verso la porta da dove proveniva la musica.

Camminai nel vicolo,era molto snervante,considerando che fuori era buio e che l'unica luce che c'era proveniva dalla scritta 'EXIT' appesa sopra la porta.Tenni gli occhi su di essa cercando di non guardare il cielo scuro sopra di me.Il buio mi spaventava sempre.Non ero sicura del perchè,ma il mio ragionamento era perchè forse esso era l'ignoto.Ed io non sono mai stata una grande fan delle sorprese.

Quando ero sul punto di afferrare la maniglia della porta,la mia migliore amica,Leah,inciampò sul marciapiede.Era sicuro che lei avesse bevuto parecchio non avevo mai visto in vita mia la mia migliore amica conciata così,e si poteva sentire l'odore dell'alcool su di lei a metri di distanza.

"Hey,io ti conosco!" Disse non cadendo di poco.

Dio doveva aver bevuto molto per trovarsi in questo stato.

"Sì,Leah.Sono Isabella,la tua migliore amica." Dissi forte così da farmi sentire sopra il volume alto della musica a tutto volume. "Quanto hai bevuto?" Chiesi.

"Non lo so credo solo un pochino." Disse mordicchiandosi le unghie.Riuscii a sentire l'odore della bugia,ma era anche possibile che non aveva bevuto tanto solo non si ricordava quanto.

Ma non mi importava,lei non avrebbe dovuto bere così tanto.

"Su,andiamo a casa." Dissi mettendo un suo braccio attorno alle mie spalle.

"Posso farlo anche da sola!So dove vivo!"
Urlò,iniziando ad inciampare per la strada.

La nostra macchina era parcheggiata dall'altra parte della strada.La seguii da dietro e la guardai quando attraversó la strada,fui sicura che non si sarebbe fermata davanti alla nostra macchina.Fortunatamente non lo fece.

Dopo che ebbe raggiunto la macchina la guardai prendere nel suo portafoglio le sue chiavi.Mantenni i miei occhi su di lei che iniziò a camminare accanto alla strada.

L'altra cosa che ricordo era che sentii dei pneumatici stridulare e qualcuno gridare "VAI VIA DALLA STRADA!"

Delle luci brillanti mi accecarono la vista e chiusi gli occhi.Sapevo solo questo,stavo per morire.

Pensai che era finita,il suono della macchina era troppo vicino,non potevo fare più nulla.Mi strinsi in me stessa e tirai le mie braccia di fronte alla mia faccia.Improvvisamente mi sentii spingere all'indietro e il mio corpo colpì il freddo,duro terreno.Una persona doveva essere salita sopra di me,sentivo il suo corpo spingere forte sul mio.

Poi lentamente aprii tutti e due gli occhi per incontrare due scintillanti occhi verdi e dei capelli ricci.

Da quello che riuscii a vedere capii che era mozzafiato.

Il buio della notte mi rendeva difficile vedere altro,ma riuscii a vedere quanto fosse bello,quasi angelico.

Chiusi i miei occhi e li riaprii.Se ne era andato.

Mi guardai intorno per cercare lo strano ragazzo,ma di lui nessuna traccia.

"Oh mio Dio tutto okay!?" Posai la mia attenzione sui miei amici ubriachi accerchiati attorno a me,coprendo le loro bocche.

"L-l'hai visto?" Balbettai.

"Chi?Chi dovevo vedere?Non ho visto nient'altro che tu che sei stata investita da una macchina!" Disse Leah alzando la voce più del dovuto.
"Tutto okay?" Domandò di nuovo,questa volta non troppo forte.Leah si piegò verso il basso accanto a me,lottai per parlare.
"Sì,credo." Dissi infine e mi alzai dall'innevato asfalto.Mi ripulii e notai che le mie mani stavano tremando.

"Sei sicura di stare bene?" Disse guardandomi dritto negli occhi.

"Sì,sì sto bene." Le dissi.

"Su andiamo a casa." Guardò in tutte e due le direzioni per attraversare la strada e mi portò con lei.Mi lasciò davanti al posto del passeggero e mi aprì la portiera.

"Siediti qui." Disse tenendo aperta la portiera per me.La guardai,era pazza?

"Cosa?" Domandò guardandomi confusa.

"Non permetterò che tu ti metta alla guida hai bevuto troppo!"

"Non è vero." Piagnucolò.

Le mandai uno sguardo interrogativo e dissi
"Oh davvero?Cammina dritto su questa spessa linea bianca accanto al marciapiede." Le indicai la linea stradale bianca.
Lei mi diede uno sguardo e cominciò a camminare sulla linea.Non riusciva ad andare dritta e cadde.Ridacchiai perchè lei ebbe pure il coraggio di darmi torto.

"Chiamo un taxi."
Afferrai il mio cellulare dalla mia tasca posteriore.Prima ringraziando Dio perchè esso non si era rotto.Chiamai un taxi e diedi alla donna in linea l'indirizzo del club.

Your Guardian Angel (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora