Sirius

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I muscoli mi bruciano sempre di più mentre, un passo dopo l'altro, provo a vincere una corsa contro il tempo.

Non permetterò che i miei amici,
che mio fratello, muoia.
Devo solo arrivare in tempo.

Prima che sia troppo tardi.

Vedo la sua finestra a distanza, la luce è spenta, il terrore, la rabbia e l'adrenalina che mi scorrono nelle vene prendendo il sopravvento.

Ho perso il controllo.

Piombo nella casa sfondando la porta gli impulsi travolgenti che si tramutano in azioni senza passare dal cervello. Le ossa, che pulsano sotto pelle per il dolore.
Peter non è in casa e tutto è in ordine. Il sapore amaro del tradimento mi toglie il fiato e non mi sono mai sentito tanto ingenuo. Come ho potuto consigliargli lui come custode segreto!

Perché l'ha fatto.

La tranquillità e la quiete della stanza si prende beffe della mia disperazione.
Un ringhio di rabbia riecheggia nella sera.

Sto di nuovo correndo. Vincerò io. Passi frenetici che si rincorrono, la distanza tra me e la moto che si annulla all'istante, il vento che mi sferza con forza i capelli, la moto cigola non reggendo la velocità assurda a cui la sottopongo. Non ora mi ritrovo a pregare.

Cazzo non ora.

Sto rischiando grosso ma non riesco a renderlo importante. Scendo in picchiata e la visuale mi si apre su uno spettacolo orrendo.
Dopotutto è sempre stato James il più competitivo.
Il sangue che pulsa tappandomi l'orecchio che fischia nella mia testa. Il cuore sta uscendo dal petto.

Queste senzanzioni vengono messe da parte da un pianto. Un pianto di un neonato.
Hagrid è qui, davanti a me in braccio tiene un fagotto tremante.
Harry sta bene.
Non ha più i genitori, non ha più i genitori a causa di un codardo vile traditore ma sta bene, il pensiero del figlio di mio fratello privato dell'amore che poteva dargli una famiglia mi fa capire il mio scopo.

Peter.
Devo trovare Peter.

Si nasconde il vigliacco.
Lo faccio uscire dal nascondiglio, prova a combattere, trema poco distante, lo sguardo supplichevole che vorrei levargli dalla faccia a morsi e la bacchetta storta. Gli Auror si avvicinano a me ed io scoppio a ridere.
Sciocchi penso, preso dall'ilarita, è lui il traditore, non capite?

Rido ancora sapendo a ciò che sto andando incontro, James anche se morto sa che sono innocente.
James, mio fratello, è morto.
Pensate di poter trovare una punizione peggiore di questa consapevolezza?

È morto, a causa mia.

La rabbia che provo nei confronti di Peter continua ad annebbiarmi la testa fino ad il mio arrivo ad azkaban, una volta solo, coi dissennatori attorno proruppo in ululato di dolore e sconfitta.
La rabbia che provo contro Peter non è nulla in confronto a quella contro me stesso.
Remus non sa che sono innocente. Harry non sa che sono innocente. Questi due pensieri più avanti rappresenteranno un ossessione, ma ora tutto ciò che conta è che Lily e James sono morti.

Ed io con loro.

fatto il misfattoWhere stories live. Discover now