☻~[ Capitolo .2 ]~☻

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  Kei sarebbe stato veramente disposto a raccontare tutto a proposito della sua relazione con Daryl? Sì. Ne era sicuro. In quella bambina vedeva il ragazzo che amava e che non aveva mai smesso di amare, e sentiva una strana energia provenire da lei, ma non come vivacità. Era qualcosa di "magnetico", come l'effetto che ha la luna sulla marea.
  «Kei-san?»
  «Mh?»
  «Come vi siete conosciuti tu e Daryl?»
  A quella domanda il ragazzo sorrise involontariamente, con un fremito nel cuore.
  «Vedi... In realtà all'inizio non avevo intenzione di conoscerlo.»
  «Ah! Allora non è stato un colpo di fulmine!» Sbuffò. «Che peccato~»
  «Io ero diverso prima di conoscerlo.»
  «Diverso?»
  «Sì...» Tornò a puntare gli occhi nel buio. «Ero... noioso.»

.。.:*✧

  «Un... concerto~?»
  «Sì! Non ti va di venire?»
  «Non lo so... non sono tipo a cui piace festeggiare~»
  «Dai Onii! Non è un concerto enorme! È in un locale! Dai! Vieni anche tu!»
  «Ha-Hana, n-non credo di-»
  «Sei noioso.»
  La ragazza dai capelli verde mare lasciò che il suo labbro inferiore sporgesse, e non per mostrare il perfetto trucco delle "labbra alla coreana" sfumate di un color ciliegia. «È per questo che ci vado da sola.»
  «No! Da sola in un locale come quello è rischioso!»
  «Oh, smettila! Devi sempre rovinare tutto, no? Guastafeste.»
  Kei sospirò. Si portò una ciocca dei capelli spettinati dietro l'orecchio. Anche lui li aveva di quel bizzarro colore.
  «Va bene. Ti accompa-» Prima che potesse finire la frase Hana gli saltò addosso, abbracciandolo in tutta la sua bassezza.
  «Sei un fratellone meraviglioso, Onii!»
  Un sorrisetto e poi una carezza sulla testa.
  «Che tipo di musica suonano?»
  «Pop. Anche se non sempre è pop normale-»
  «Non hanno uno stile?»
  «Poi vedrai... Poi vedrai...» Sghignazzò in tutta la sua perfidia femminile.
  Kei decise di non fare altre domande, o sua sorella avrebbe continuato a parlargli tutto il tempo, quando lui sarebbe dovuto tornare al suo studio. Tre giorni dopo ci sarebbe stato l'esame, e doveva eccellere se voleva uscire con un 110 e lode. Kei però era così bravo a scuola perché trovava soddisfazione personale nel ricevere bei voti. Per lui non esisteva altro oltre lo studio.
  «A che ora dobbiamo essere là?» Osò porre una sola domanda.
  «Alle 21. Ma voglio arrivare molto presto.»
  «Per...?»
  «Per essere la prima ad incontrarli! BAKA!»
  Kei scosse la testa, ridacchiando, ma non sapeva che la sorella stesse nascondendo la vera motivazione.
  «Va bene. Avvisa la mamma.»
  Hana corse al piano di sotto gridando esaltata, e Kei non potè che sorridere di nuovo.
  Voleva bene a sua sorella e in più gli piaceva fare il fratello maggiore premuroso, anche se poteva risultare noioso delle volte. Ma d'altronde era l'uomo di casa, e si doveva occupare di sua sorella, di sua madre e pure di sua nonna! Hana era ribelle e giovane, ed era sempre in cerca di divertimento, quindi doveva essere la sua ombra. Izumi, la madre, era una dottoressa e lavorava tutto il giorno all'ospedale, perciò Kei aveva il compito di darle serenità ed appoggio ogni volta che finiva il turno. La nonna Aiko... lei era un'anziana arzilla e singolare e col cervello più che funzionante! Vedeva in Kei il suo angelo custode, a cui non faceva mancare nulla, ma non come doni materiali, ma come affetto, incoraggiamento e sostentamento. Era davvero orgogliosa di suo nipote.
  L'unica cosa che a Kei mancava... era suo padre. Per lui era un esempio, un eroe, e l'unico supercattivo che non era riuscito a sconfiggere fu la morte. Per mesi lo aveva visto soffrire, ed odiava sapere che non sarebbe migliorato. Makoto Yoshida era un'uomo rispettato e rispettoso, e la sua carriera da professore di lettere era proprio un lavoro ammirevole agli occhi del figlio. Fu il destino a rendere amara l'infanzia del ragazzo. Kei aveva 10 anni. Sua sorella 7. Anche se piccoli, entrambi sentirono la sua mancanza, assieme alla madre, e soprattutto alla nonna, che aveva perso un figlio. Da quel giorno Kei divenne un ragazzo chiuso, "amante delle regole", e si sarebbe preso cura della sua famiglia prendendo esempio dal padre, se non diventando anche migliore.
  La sua riflessione venne interrotta da una palla di pelo bianca.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23, 2019 ⏰

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❝Still The Same Dream❞ by. Psycho_NyctophiliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora