Epilogo

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“Vado ad avvisare tuo padre, te mettiti seduta e calmati, la recuperiamo”.

Detto questo James oltrepassò la porta, voltandosi un attimo verso di lei per accertarsi che fosse tutto ok, aveva un brutto presentimento e l’idea che Judy, sicuramente in preda a qualche delirio, rischiasse di morire affogata perché loro due non erano riusciti a tenere a freno gli ormoni lo tormentava non poco, tuttavia c’era anche qualcos’altro che non andava, nel frattempo si era allontanato già di un bel po', era quasi arrivato alle scale che portavano al piano di sopra, dove stavano suo padre e William, quando un terribile sospetto s’insinuò nella sua mente.
Gli tornò in mente il tiro che la vecchia coniglia gli aveva giocato dentro il bunker, quando aveva accennato al fatto che suo padre stava male, lui per istinto aveva reagito come avrebbe fatto un qualunque figlio preoccupato per il proprio vecchio, rendendosi conto troppo tardi che era tutta una messinscena, uno stupido inganno per scoprire la verità, al che gli venne da pensare se veramente lei fosse stata così stupida da gettarsi in mare nelle sue condizioni oppure se...

“Jame...”

Le orecchie gli guizzarono in su non appena udì l’urlo, era senza dubbio la voce di Judith, sembrava spaventata, se non addirittura terrorizzata, inoltre non era neppure riuscita a terminare il suo nome, lasciò perdere tutto, decidendo di tornare indietro, doveva essere sicuro che stava bene, lei veniva prima di tutto.

Si fiondò verso la porta e provò a chiamarla, ma la voce gli si strozzò in gola non appena posò lo sguardo all’interno della stanza, Judith era a terra, distesa di pancia con la testa girata nella direzione opposta a quella della volpe, non riusciva a capire se fosse ancora cosciente o meno, o se fosse addirittura m...

Nel breve istante che era passato dal momento in cui l’aveva vista a quello in cui cominciò a pensare al peggio, si rese conto di avere a portata di zampa colei che era responsabile di tutto questo, in un impeto di rabbia saltò letteralmente addosso a Judy, afferrandola per il collo ed immobilizzandola a terra, più la osservava e più sentiva la rabbia crescergli dentro, cominciò a ringhiare contro la coniglia più vecchia; Judy da parte sua era semplicemente terrorizzata, al punto che si era completamente paralizzata, la sceneggiata di Nick fatta più di trent’anni prima al museo di storia naturale era nulla a confronto, ora si trovava in balia di un vero predatore inferocito, che sembrava avere tutta l’intenzione di aggredirla.

James era su tutte le furie, erano tornati a cercarla nonostante credessero tutti che ormai fosse morta, l’avevano portata in salvo ed ora sarebbe finalmente tornata alla civiltà dopo tutti quegli anni, e lei per ricambiare non aveva fatto altro che tentare in tutti i modi di fare del male a tutti loro, ed ora quella che aveva da poco cominciato a considerare la sua compagna giaceva a terra immobile, la volontà di alzarsi ed andare a controllarne le condizioni era forte, tuttavia non poteva prendersi il rischio di lasciare Judy libera di muoversi, rischiando di venire attaccato nuovamente, fece scendere lo sguardo verso la coniglia più vecchia, nel frattempo Judy, ripreso un po' di coraggio nel vedere che la volpe non aveva intenzione di portare avanti l’assalto, cominciò a dimenarsi nel tentativo di liberarsi, per cui James in fretta e furia la girò con il muso sul pavimento, bloccandole poi un braccio dietro la schiena.

“Adesso basta, se non ti dai una calmata giuro che te lo spacco”

Vedendo che la coniglia non accennava a smettere di agitarsi cominciò a torcerle l’arto, facendola urlare per il dolore.

“Ho detto basta!”.

Per quanto provasse, la volpe non riusciva a farle capire, nemmeno usando la forza, che stava per perdere definitivamente la pazienza, tuttavia non se la sentì di attuare la sua minaccia, quindi, piuttosto che romperle il braccio, l’aiutò a sollevarsi, per poi strattonarla verso l’armadio in cui si era nascosta un attimo prima, non appena vi furono davanti la spinse dentro e chiuse le ante, fortunatamente quest’ultime erano munite di serratura con tanto di chiave già infilata dentro, probabilmente per impedire che la roba al suo interno fuoriuscisse in caso di mare particolarmente mosso, chiuse girandola completamente per poi estrarre la chiave, in quel momento arrivò Nick seguito da William, allarmati dalle urla sentite un attimo prima.

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