16 luglio 2013
Caro diario, tra poche ore si celebrerà il funerale dei miei genitori e di Mattias.
Non ci posso ancora credere di aver perso tutta la mia famiglia a causa di uno stupido ubriaco che guidava contro mano.
Ieri mi hanno chiesto dove dovevano portarmi visto che sono rimasta solo io.
Ma io non avevo nessuno qui, mia mamma era figlia unica e le sorelle di mio papà abitano nelle Filippine...ma mi odiano...come i miei nonni d'altronde,ed ecco che spuntano i miei capelli rossi,loro sono il motivo per cui non ne vogliono sapere niente di me.
E' iniziato tutto molto tempo fa, nel periodo in cui la gente credeva ancora nelle streghe e nella stregoneria.
Un giorno nel paese in cui abitavano i miei antenati nacque una bambina, la chiamarono Nataly.
Era unica in paese perchè era l'unica bambina con i capelli rossi.
I loro genitori erano molto felici perchè in paese tutti la adoravano sia adulti che bambini.
Ma nel giorno del suo 15esimo compleanno successe una cosa orribile, Nataly uccise durante la notte i suoi genitori e le sue sorelle con un enorme coltello e dopo averli fatti a pezzi si inzuppò le mani del loro sangue e se le passò tra i capelli facendoli diventare ancora piu rossi, di un rosso veramente forte,di un rosso sangue.
Quando la gente del paese venne a sapere quello che sucesse andarono a cercare Nataly per tutto il paese e dintorni, perfino nel bosco, ma niente, non la trovarono.
La notte seguente Nataly ricomparve e uccise altre tre persone che stavano dormendo. Fece la stessa cosa con loro, ma questa volta la beccarono grazie alle urla.
Cosi la catturarono e la misero in prigione fino il giono seguente.
La mattina dopo i paesani e il sindaco si precipitarono nelle carceri dove Nataly fu stata rinchiusa.
Aveva gli rossi, era rimasta sveglia tutta la notte, la pelle bianca e sporca,le unghie nere e distrutte dopo aver graffiato il muro e le sbarre per cercare di scappare, i vestiti strappati e i capelli rosso sangue.
Sembrava posseduta.
La gente incredula non sapeva cosa fare chiedevano al sindaco ma neanche lui sapeva.
Allora alcuni uomini decisero di legarla ad una roccia e di farla annegare nel lago cosi che nessuno sarebbe piu morto a causa sua.
Tutti approvarono la decisione visto che fu anche l'unica.
Cosi fecero.
La nascita di Nataly rovinò la mia vita e la vita di tutte quelle povere bambine nate dopo quel terribile orrore.
Già, povere bambine uccise subito dopo la nascita solo perchè avevano i capelli rossi, questa fu la decisione, pensavano che uccidendole non ci sarebbero piu state persone indemoniate assetate di sangue.
Questa tradizione continuò per molti anni finchè la storia delle streghe svani'.
Ma anche se la tradizione si fermò l'odio che certe persone provavano per i capelli rossi continuò ancora influenzando pure i miei bisnonni e nonni.
Fortunatamente i miei genitori non credevano a questa storia...e menomale.
"Uccidila!"
"E' un mostro ti ucciderà lei!"
"I capelli li vedi!! Sono rossi!! Rosso sangue!!"
Nata da neanche un giorno questo fu il benvenuto dei miei nonni e delle mie zie.
I miei genitori non li ascoltarono e decisero di trasferirsi molto lontani da loro facendo si che non mi creassero problemi.
In poche parole sono cresciuta senza zii e senza nonni a causa dei miei capelli.
E questo è solo l'inizio.
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Il vestito mi stringeva in vita era da molto che non lo mettevo di solito mi vestivo con vestiti abbastanza colorati ma non potevo mica andare a un funerale con i leggins azzurri e le scarpe verde fluo.
L'abito era lungo fino il ginocchio,nero,con le spalline e una cintura in tinta. Indossavo un paio di scarpe col tacco, avevo una borsetta e in testa avevo un cappellino/forcina che mi teneva su i capelli in un cocon,il tutto completamente nero.
L'assistente sociale mi portò in cimitero dove poche ore prima fu sepolta la mia famiglia.Non partecipai a tutto il funerale sarebbe stato troppo forte per me dissero i dottori ma comunque volli vedere le tombe.
Dopo aver ricevuto tutte le condoglinze dagli amici venne l'ora di scoprire dove andrò a vivere. Non potevo mica vivere da sola a casa mia (anche se mi sarebbe piaciuto).
Decisero cosi di riportarmi all'ospedale per fare alcuni controlli alla mia ferita e per decidere il mio futuro.
In seguito ad alcune medicazioni il dottore mi disse:"bene sei a posto ora siediti in sala d'attesa che parlo con l'assistente sociale."
Ero fuori dalla stanza ma comunque sentivo la loro conversazione.
"Ma non cè proprio nessuno a cui potete affidarla?"disse il dottore.
"No, nessuno, i nonni e gli zii non sono persone affidabili...è sola." rispose l'infermiera.
"Quindi che facciamo?" disse il dottore.
Non riuscii a capire la risposta perchè passò una moto che fece un casino terribile....aspetta....una moto.....pensai...una moto,Derek,DEREK....D-E-R-E-K!!!!!
Mi alzai di corsa dalla sedia e aprii di colpo la porta e urlando dissi:"DEREK!!! DEREK E' MIO FRATELLO HA 21 ANNI SI TROVA A LONDRA!!!! PORTATEMI DA LUI!!!!!
Il dottore e l'infermiera si guardarono e sorrisero.
Poi l'infermiera mi mise il braccio sulle spalle dicendomi:"Ma perchè non l'hai detto prima!!!Perfetto, partirai domani mattina presto!"
Ero felicissima. Non ero mai stata a Londra e finalmente avrei rivisto il mio fratellone dopo 5 anni.
Ci volevamo molto bene io e lui.
FRATELLONE ARRIVO!
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Bene ed ecco il secondo capitolo!!! Spero vi sia piaciuto!!!!
Commentate per farmi sapere che ne pensate!!!
Purtroppo per il prossimo capitolo dovrete aspettare fino venerdi'! :(
Baci XX
NANA
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Il Diario di Cecilia
Teen FictionMi chiamo Cecilia White ho 16 anni e ho i capelli rossi. E questa è la mia storia.