Odio le persone che credono di conoscermi alla perfezione quando in realtà non hanno capito un cazzo; una parte di me vorrebbe poter urlare loro in faccia ciò che sono veramente, é deludente, é come se avessi sbagliato tutto.
Poi capisco che non é con loro che devo prendermela, ma con l'altra parte di me, la parte che odio e che mette a tacere le urla della prima parte del mio essere, la parte che amo e che vuol farsi conoscere per quello che é realmente.
Odio questa seconda parte di me perché allontana tutti dalla parte dolce di me, che ha bisogno di legarsi a qualcuno tanto da starci male dopo la sua perdita.
La odio perché fa credere alla mia prima parte, che vuole dare più chance alle persone, che in realtà é giusto prendere in giro quest'ultime, farle prima sentire importanti solo per poi ritrovarle quando ne ha più bisogno e che tutto ciò non é crudele, é solo per vivere meglio.
E per quanto voglia porre silenzio a questa mia parte che detesto, non posso, perché la amo.
La amo perché ha protetto la parte ingenua di me al costo di farsi odiare.
La amo perché non ha mai usato le proprie regole sul mio lato buono e ciò mi ha sempre dato la possibilità di mostrarla; ma non é finita, perché anche se ho detto che amo il mio lato buono lo odio al tempo stesso.
La odio perché é debole.
La odio perché so che senza questa mia parte sarebbe tutto più semplice da lasciare andare.
La odio perché spesso mi espone al mondo quando quest'ultimo stesso non lo merita.
Penso di sapere cosa intende la gente con la frase "l'odio e l'amore sono due facce della stessa medaglia".
Il dualismo é così vivo in me.
Ho metaforicamente due persone dentro di me che si odiano, perché una ostacola l'altra, ma che al tempo stesso si amano, perché in un modo malsano l'una cerca di proteggere l'altra.
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Urla
General FictionQuesta sarà una semplice raccolta di pensieri, racconti, monologhi e roba varia non solo mia, ma anche vostra. Potete inviarmi per messaggio la vostra creazione. Perché dovreste farlo? Bhe magari é troppo singolare per poterne fare un "libro".