UN ANTICO LIBRO

23 3 0
                                    


Amicizia.Una parola banale, forse scontata se non addirittura sottovalutata.

Ed era così anche per me prima di incontrare  Luke e Grace.

A qualcuno che  mi avesse chiesto cosa fossi disposta a fare per un amica/o avrei probabilmente risposto con una risata. Una risata fragorosa.

Ma ora penso di aver capito quanta profondità c'è in questa parola: AMICIZIA, otto lettere, un mondo nascosto, impervio, irto di difficoltà come la rosa lo è di spine. Ma anche un mondo dolce, appagante e impegnativo.

Forse il modo in cui sono giunta a fare queste riflessioni non è dei più normali ma l'importante è essere riuscita a cogliere una parte dell'essenza di questa profonda verità.

Tutto grazie a, come ho già detto, Luke e Grace.

Ma iniziamo dal principio.

La mia vita era la classica vita di un adolescente alla ricerca del suo sé interiore. Introvabile.

Avevo già provato centinaia di sport e nessuno era riuscito ad appassionarmi per più di 6 mesi, cosa che mandava i miei genitori su tutte le furie.

Ma è facendo lezioni di nuoto che ho conosciuto Grace, una ragazza timida e impacciata (fino a quel momento non credevo che qualcuno potesse battere il mio record, ma in effetti mi sbagliavo), bassa e molto carina. Legammo subito, per un motivo banale: forse vi ho fatto capire di essere una ragazza portata per gli sport, ma ciò non è vero. In effetti la mia prima lezione di nuoto la iniziai con una grandissima figuraccia. 

Mi avvicinai a bordo piscina afferrai un salvagente e mi cimentai nella grande impresa di infilarmelo. Peccato che nel far ciò sia scivolata direttamente nell'acqua.

Avevo sentito da qualche parte che per galleggiare bisognava semplicemente rilassarsi.Ma non era il momento e non sarei comunque riuscita a far ciò.

Annaspavo tra l'acqua, le mie braccia si agitavano qua e là e in un attimo, proprio come nei film rividi tutta la mia breve vita scorrere davanti a me.

Ero troppo giovane per morire. Feci il mio penultimo respiro pronta a rassegnarmi al mio triste destino quando una mano mi afferrò da sotto le gambe e dietro la schiena e mi portò a bordo vasca. Era come essere stata per qualche minuto in una galleria buia e infinita ed essere riuscita a riaffiorarne. Liberazione. Halleluja.

ANTICA PROFEZIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora