Her House

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POV MARY

avevo dolori ovunque e cosa più importante i miei genitori stavano per arrivare e mi avrebbero vista in quelle condizioni, conoscendoli non l'avrebbero fatta passare liscia a quelle lì.

"Mary stai bene?" domandò Cameron, me lo chiedeva in continuazione.

"sisi, non ti preoccupare" risposi io chiaramente mentendo.

"cosa cazzo di hanno fatto!" una figura entrò nella stanza urlando, riuscì a capire chi era solo quando so avviconò a me, era mio padre e mia madre lo seguiva da dietro.

"papà sto bene, veramente".dissi piangendo.

"me la pagheranno" era tutto quello che é riuscito a dire.

"e lui chi é?  é stato lui a ridurti così? lo ammazzo". disse indicando Cameron.

"p-papà!  non é stato lui, lui mi ha salvata da loro, se non arrivava mi avrebbero ridotta peggio".

mio padre trasformò il suo sguardo omicida verso Cameron in uno sguardo compiaciuto.

"allora grazie ragazzo, ti ricompenserò per aver salvato mia figlia, qual é il tuo nome?"

disse mio padre a Cameron

"Cameron, Cameron Dallas"

rispose.

"non sei di queste parti vero?"

disse mio padre.

"no, signore, io sono americano"

mio padre lo guardò stranito

"come mai hai lasciato quel paradiso per venire in Italia? " disse mio padre.

"beh é una lunga storia signore, comunque mia nonna si trovava qui"

disse Cam.

"capisco, grazie ancora per aver salvato mia figlia"

disse mentre il suo telefono iniziò a squillare.

mio padre rispose e finì la chiamata con un volto triste.

"Mary, io e mamma dobbiamo tornare a lavoro, la gente sta aspettando," lo guardai triste ed annuì, non volevo che mi lasciasse ma il lavoro é lavoro.

"Cameron potresti accompagnarla a casa? l'indirizzo é "via Garibaldi 97" (inventato lol)

disse mia madre a Cameron.

"certo signora"disse Cameron sorridendo.

"Mary..........." disse appena se ne andarono i miei? il suo tono mi spaventava sinceramente.

"dimmi..." risposi.

"anche io abito in quella via!" disse quasi urlando.

io lo sapevo ma feci la finta sorpresa.

"oddio davvero? che bello!" dissi con tutte le forze che avevo dentro.

"ora andiamo dai! la mia macchina ci aspetta fuori" disse lui

"andiamo, questo posto puzza!" urlai e lui scoppiò a ridere.

"ma ce la fai a camminare?" disse lui accorgendosi che zoppicavo.

"sisi non preoccuparti" risposi

"no tu non ce la fai" disse facendomi la linguaccia e prendendomi in braccio.

"Cameron!  lasciami peso tanto!" urlai.

"pesi quanto una piuma, smettila di urlare, io sono qui per aiutarti" rispose lui.

entrammo in macchina e partì,quando arrivammo nella nostra via si fermó.

"in quale casa abiti?" mi chiese lui.

"quella arancione" risposi non potendo indicare casa mia a causa delle ingessature.

POV. CAMERON

Ero felice di accompagnarla a casa sua

Volevo sapere dove abita e sono felice che sia la mia stessa via.

"In quale casa abiti?" Le chiesi.

"Quella arancione" rispose.

Guardai la casa e vidi che era vicina alla mia e ne fu compiaciuto, poi mi ricordai della ragazza che le altre sere mi guardava da quella finestra, e se era lei? O magari era sua sorella.

"Hai sorelle?" Chiesi curioso mentre la portavo in braccio davanti la porta di casa sua.

"Si, una piccola, non dovevi portarmi in braccio comunque" disse.

"Si che dovevo, ma ora come fai ad entrare in casa?" Le chiesi.

"Suona il campanello" mi disse ed ubbidì

"Ma i tuoi genitori non sono a lavoro?"

"C'é la babysitter di mia sorella"disse mentre una ragazza di venti anni circa ci aprì la porta.

"Mary cosa hai combinato alle brac..

Oh mio dio ma tu sei Cameron Dallas!" Urlò la ragazza.

Ci risiamo...

A.N.

Scusate l'enorme ritardo ma il capitolo é qui! So che é corto e fa schifo, ma sto seriamente pensando di cancellare questa fan fiction, non mi convince tanto non so, voi cosa mi consigliate di fare?

Vi prego commentate e ditemi se devo eliminarla o no perché sono indecisa.

Vi adoro ♥

Doing it right||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora