Pioveva a dirotto. Ero a casa da sola e aspettavo mia madre che tornasse da lavoro. Era solita far tardi per via dei tanti impegni.
Senza accorgermene mi addormentai sul divano. Sognai cose brutte. Uccisioni, magia nera, fuochi e fiamme, le tenebre.
Una telefonata mi svegliò. Notai che avevo sudato e il mio cuore batteva all'impazzata.
"Pronto! Pronto? Chi è? C'è nessuno?"
Nessuna risposta. Guardai l'orologio, erano le 4 di mattina.
Mi chiesi come mai mia madre non mi avesse svegliata dopo essere rientrata. Così salì le scale e mi precipitai in camera sua, non c'era. Iniziai a girare la casa urlando "mamma mammaaaa", ma nessuna risposta.
Così preoccupata e col cuore in gola uscì di casa e presi la macchina, girovagando per Roma, senza sapere dove andare. Chiamai mia madre al cellulare ma partì la segreteria.
L'acqua non mi permetteva di vedere bene la strada. Cadeva così forte da fare fumo.
Ripensai al sogno fatto poco prima, e l'angoscia mi pervase.
Mentre guidavo qualcosa mi piombò davanti, era un uomo.
Incominciai a suonargli con il clacson, ma non si spostava. Stava sotto la pioggia. Era strano, io mi sentivo strana, era tutto strano.
Alzò il braccio come per dire "stop", e poi il buio. Non ricordo più niente.
6 mesi dopo ...
