capitolo 2°

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di jimineroina

di jimineroina

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lo sapevo. Dicevi che quei tagli sulle tue braccia erano solo segni, segni che con il tempo avresti smesso di fare, non dovevo darti ascolto, forse non volevi nemmeno, magari non ti sei reso conto che presto quei segni, ti avrebbero fatto perdere la ragione, fino a farti staccare la spina per sempre, senza poterla più riattaccare. Dovevo fermarti prima. E invece ti ho dato ascolto, rimanendo così, immobile, con la speranza che le tue parole fossero vere, che quei segni non avrebbero influito nemmeno un po' nella tua vita.
Sapevo che non sarebbe stato così Jiminie, io lo sapevo. Ma ho preferito crederti.

Quel giorno che me li facesti vedere, infinite lacrime rigavano il mio pallido viso, e tu che ti trattenevi dal piangere, dallo sfogarti. E automaticamente ti tenevi tutto dentro. Perché?
Avresti avuto me al tuo fianco. Ti avrei amato per ciò che eri. Te lo avevo promesso.

La tua pelle candida, di un colore roseo, segnata da quel maledetto oggetto che separò le nostre strade. Per sempre.