ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 2 - 𝒦𝒾𝓈𝑒 ℛ𝓎𝑜𝓉𝒶

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Apro delicatamente gli occhi facendo attenzione a non sforzarli troppo, la luce del sole è entrata dalla finestra e per mia sfortuna è riuscita a svegliarmi prima della sveglia.

Mi volto dall'altra parte notando Kise ancora nel mondo dei sogni, ha un sorriso talmente dolce che mi dispiacerebbe svegliarlo ora, a vederlo sembra quasi un angelo.

Scuoto la testa per un attimo cercando di liberarmi da questi pensieri, dando poi un occhiata veloce al cellulare.

"Cavolo. Kise svegliati." lo scuoto leggermente dopo essermi accorta che non è suonata la sveglia.

Se non ci diamo una mossa rischiamo di non arrivare in tempo per l'inizio delle lezioni.

"Eh, dai lasciami dormire ancora un po'" si rigira nel letto appoggiando di nuovo la testa sul cuscino.

Come devo fare per farmi ascoltare da questo idiota?

"Kise, se non ti alzi ti butto in piscina!"

"Non hai la forza per trasportarmi."

"Allora prendo un secchio d'acqua e te lo rovescio addosso."

"Bagnerai sia il letto che il pavimento."

"Non importa. Tanto c'è la domestica." lo sento ridere senza muoversi minimamente dal letto.

Conoscendolo lo sta facendo apposta per farmi uscire di testa, spesso si diverte a vedermi mentre mi innervosisco a causa sua.

"Ma mi ascolti? Facciamo tardi alzati!"

"Ma che ore sono?"

"Sette e trenta passate." si gira, mettendosi poi seduto e sbadigliando nel mentre si sfrega un occhio.

"Ah quindi ti sei deciso. Dai muoviti." faccio per allontanarmi ma sento afferrarmi un braccio da dietro.

Senza che potessi avere tempo di liberarmi mi spinge verso di lui, facendomi cadere sul letto.

"Sei scemo? Non abbiamo tempo di giocare adesso. Ci tocca fare colazione per strada altrimenti finiremo per saltare la prima ora!"

"Potremmo saltarla."

"Sei pazzo?" ride per un istante.

"Allora facciamo così. Mi alzo se la smetti di chiamarmi Kise."

"Ancora con questa storia? Lo sai che mi viene difficile farlo."

"Ti viene difficile se si tratta di me?"

Ci risiamo, la maggior parte delle volte quando passiamo del tempo insieme se ne esce con questa cosa, continua a insistere finché non prendo l'abitudine di chiamarlo per nome.

"Lo sai che chiamo per nome solo le ragazze."

"Per questo devi prendere l'abitudine di farlo anche con i ragazzi, non credi che qualcuno di noi potrebbe anche offendersi?" trattengo una risata con un sorriso.

Quando mai quelli si offenderebbero per una cavolata simile.

"Certo. Fammi un nome."

"Kurokocchi ad esempio."

"Kuroko non si offende per certe cose razza di idiota." lo spingo appena, colpendolo alla spalla con il pugno.

Kuroko non ha mai guardato questo tipo di cose, è soltanto lui ad essere fissato.

"Mi stai dando dell'idiota?" finge delle lacrime mentre io sospiro avendo preso una decisione, dopotutto non è che io abbia poi così tante alternative.

"Va bene. Scusami, Ryōta. Ora andiamo?" sorride.

"Adesso si che mi piaci. Sbrighiamoci o faremo tardi." scende dal letto mettendosi poi a correre verso la porta con la divisa scolastica in mano.

Un mondo diverso dal tuo《 Kagami Taiga X Oc 》[In pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora