Passarono cinque giorni da quell'incubo in cui i nazisti della 46° Armata incapparono. Erano a poche decine di metri dalla Tovaren/Fabrik Berger e quella volta a fargli visita fu un plotone di soldati americani che stava cercando proprio quei criminali fuggiti dal campo di Trinec. Il Generale Duke si affacciò all'interno della costruzione sentendo da subito quella puzza nauseabonda di morte. Fu da subito impossibile non mettersi una mano davanti al naso e alla bocca. Diede ordine ai propri soldati di fare un sopralluogo generale. Dopo qualche minuto, tra i tanti corpi senza vita di soldati, trovarono finalmente quello degli alti ufficiali ma sopratutto di Von Krieg, il ricercato numero uno. Sedeva su di una sedia di metallo con la spalliera attaccata al muro. Nonostante la sua quarantina d'anni, i suoi capelli divennero bianchi come la neve. Apparve subito chiaro che morì di paura. Il suo volto pallido mantenne quel sorriso beffardo fino alla fine. Fu così che il famigerato Angelo della Morte finì la sua esistenza nel peggiore dei modi.
Il Generale Duke mise di seguti mano alla radio per informare i Capi di Stato.
«Informo con immensa soddisfazione che la 46° Armata delle SS capitanata dal Generale Whilhelm Von Krieg non esiste più, sono tutti morti! Missione compiuta!»
La sua voce fu ricca di soddisfazione, ma nonostante questa vittoria avvenuta dal nulla, nessuno dei presenti dell'esercito Statunitense comprese fino in fondo come potessero esser morti. Ai loro occhi sembrò una mattanza generale e nulla più. Questo punto interrogativo li accompagnò per oltre un anno, quando nel 1947 un gruppo di studiosi che vennero chiamati a individuarne possibili cause ne individuarono la soluzione più logica.
Essendo che la Tovaren/Fabrik Berger produceva lo Zyklon B, parve che alcuni cassoni in cui veniva contenuto il potente insetticida non vennero mai svuotati completamente o nella maniera corretta. La conseguenza fu che alcuni sali tossici emersero da quelle betoniere arrugginite e oramai in disuso, tanto da farne uscire seppur in parte minore quel potente veleno. Nessuno capì veramente a fondo cosa però avesse generato questa mattanza nei nazisti trovati morti, visto che molti di loro si suicidarono. Solo un altro scienziato, nel 1949, ovvero ben tre anni dopo, riuscì inconsapevolmente a trovarne le cause reali anche se l'opinione pubblica non diede mai pienamente merito alla sua teoria, visto che venne giudicata "visionaria". Secondo lui, il Dottor Coppersmith di nazionalità Inglese, la fuoriuscita di quell'insetticida provocò in ognuno di loro delle visioni e allucinazioni spaventose. Essendo criminali di guerra quelle visioni presero forma negli ebrei trucidati e di conseguenza stando in uno stato di semi trance, la loro coscienza o quel che ne rimaneva, venne a galla mostrando ai loro occhi tutto ciò che di più atroce commisero. Nei loro ultimi attimi di vita videro le loro paure, angosce, rimorsi e sensi di colpa riemergere, tanto da condurli alla morte.
Nonostante la poca credibilità dei media fu esattamente così. Quei nazisti, vennero uccisi dai loro sensi di colpa. Da quei rimorsi che probabilmente nessuno di loro, credeva possedere.
Giustizia venne fatta e pochi anni dopo quella fabbrica venne completamente rasa al suolo.
Tutto finì, ma per sempre ricordato.
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La Fabbrica di Vedove
Short StoryLa Seconda Guerra Mondiale era oramai al suo epilogo. La 46° Armata delle SS, addetta al campo di concentramento di Trinec in Cecoslovacchia, cercò riparo in una fabbrica dove in tempo recente vi lavorarono i deportati ebrei a costo zero ma qualcos...