Il mare era sempre stato il suo porto sicuro, il luogo dove si rifugiava quando voleva scappare dai mille pensieri che d'improvviso gli invadevano il cervello fino a farlo sentire come in una centrifuga. Amava il suo colore, il suono delle onde che si infrangevano negli scogli, il suo profumo e la sensazione della sabbia sotto i piedi, anche in inverno doveva togliere le scarpe e camminare scalzo.
Era un venerdì piuttosto freddo per essere fine settembre e Claudio se ne stava a riva a guardare l'orizzonte e fumare una sigaretta quando un rumore proveniente dalla vecchia barca che era vicino alle altrettanto vecchie e malandate cabine, lo fece sobbalzare; curioso e consapevolmente poco prudente si avvicinò'' C'è qualcuno? '' chiese mentre si avvicinava ma non ricevette risposta, stava per andarsene quando un ennesimo rumore seguito da un '' Dannazione '' lo fece fermare e voltare di nuovo verso la barca. Era buio e la visuale non era delle migliori però riuscì lo stesso a scorgere dei ciuffi neri far capolino da dietro l'imbarcazione '' hey.. tutto bene lì? '' azzardò a chiedere e ad avvicinarsi facendo il giro.
Seduto per terra c'era un ragazzo che poteva avere circa la sua età, vestiva solo con una camicia bianca in netto contrasto con la sua pelle scura e un pantalone strappato in più punti, questo appena lo vide alzò lo sguardo terrorizzato e si appiattì contro la barca, Claudio percepì subito la sua paura e si affretto a tranquillizzarlo '' Non voglio farti nulla, tranquillo. Stai bene? ''
Quello continuava a guardarlo anzi scrutarlo, poi annuì portandosi le ginocchia al petto. ''Sì .. sì..si.. stavo..uhm.. sto bene, grazie '' disse mentre batteva i denti tra una parola e un'altra.
Claudio lo guardò dubbioso '' Scusa se te lo dico ma stai gelando.. sicuro che vada tutto bene? '' si abbassò permettersi alla sua altezza e il ragazzo sgranò ancora di più gli occhi e annuì di nuovo, Claudio fece lo stesso e non poté fare a meno di chiedergli cosa ci facesse li
Il ragazzo prese a guardarsi intorno come a cercare una via di fuga, e Claudio proprio non voleva spaventarlo ulteriormente quindi si alzò di nuovo e mise un po' di distanza tra di loro
'' Senti, non so cosa ti sia successo né cosa ci fai qui, ma stai palesemente gelando quindi '' si sfilò il giubbino nel mentre '' tieni, prendi questo'' gli allungò l'indumento con fare delicato mentre quello spalancò la bocca per lo stupore e scosse la testa '' No, no grazie, non ne ho bisogno ''
'' Nemmeno io, allora lo lascio qui '' disse mentre lasciava cadere il giubbino sulla sabbia, il ragazzo lo fissò dal basso e poi scosse le spalle mentre continuava a tremare.
''Certo che sei testardo '' disse allora Claudio guadagnandosi una risata, e che risata, non poté fare a meno di ricambiare.
'' Perché lo fai? '' chiede d'improvviso lo sconosciuto
'' Perché faccio cosa? ''
'' Perché ti stai preoccupando per me? ..nemmeno mi conosci ''
'' Beh'' rispose Claudio '' Perché mi piace aiutare gli altri e se posso lo faccio ''
'' Ma non mi conosci '' insistette quello
'' Se è questo il problema rimediamo subito '' allungò la mano '' Piacere, io sono Claudio. Tu? ''
Il ragazzo lo guardò ancora una volta titubante e poi sorrise, e poi alzò il braccio e allungò la mano, Claudio gliela afferrò in fretta
'' Mario ''
Claudio tornò ad accovacciarsi senza lasciare la sua mano, che era tremendamente fredda ma dalla stretta decisa e dolce avrebbe osato dire.
'' Ora puoi prendere il giubbino sai, ci conosciamo già un po' '' con l'altra mano prese il giubbino e continuando a guardarlo negli occhi glielo posò sulle spalle. Mario chiuse gli occhi appena l'indumento gli toccò le spalle e Claudio sorrise anche se gli stava negando la visione di quelle due gemme nere che anche al buio gli illuminavano il viso. Rimase qualche secondo a fissarlo fino a che Mario non aprì gli occhi e lo fissò di ricambio cercando di dire qualcosa ma senza riuscirci.
'' Meglio? '' chiese Claudio
'' S..sì ''
'' Okay..ehm, ora io dovrei andare, inizia a far freddo e .. no, no '' disse bloccando i movimenti di Mario che stava per sfilarsi il giubbino
'' No, è il tuo, ora tu prenderai freddo per colpa mia e.. '' ma Claudio lo bloccò di nuovo e azzardò come mai in vita sua, pensando di star facendo la cazzata più grande della sua vita ma qualcosa infondo al cuore e allo stomaco gli diceva di star facendo la cosa giusta
'' Hey che ne dici di andare a prendere una cioccolata calda? '' Mario lo guardò scettico e quindi insistette '' dai, così ci riscaldiamo entrambi, poi ti lascio in pace lo giuro ''
'' Non, non posso.. ''
'' Perché ? Non sono un malintenzionato anche se dirlo..''
'' Non ho nulla '' disse Mario abbassando lo sguardo '' Mi hanno rubato tutto, ho solo..solo questo '' disse indicando i vestiti che indossava. Claudio nonostante avesse già intuito qualcosa spalancò comunque gli occhi ma prima che potesse chiedere Mario lo anticipò
'' Anche se non avevo molto neppure prima. Non lo hai ancora capito? ''
Claudio forse aveva capito ma non sapeva cosa dire o come dire
'' Sono un senzatetto, Claudio ''
Al silenzio di Claudio Mario rispose con un sorriso triste e fece per andarsene ma Claudio fu repentino ad afferrargli un braccio e bloccarlo e di nuovo azzardò, di un azzardo ancora più grosso questa volta e di nuovo sapeva di star rischiando ma qualcosa gli diceva che ne valeva la pena, se solo Mario si fosse fidato '' Ho un divano che è di sicuro più comodo della sabbia, e so preparare un'ottima cioccolata calda '' Mario lo guardò per la millesima volta con stupore
'' Tu non puoi essere reale, non sei reale. Sto dormendo vero? O sono morto, sì devo esser morto congelato perché non puoi essere reale ''
Claudio lo guardò con un broncio da bimbo offeso '' Certo che sono reale '' e poi gli diede un pizzico che fece spuntare un adorabile smorfia di dolore sul viso del moro '' e non stai sognando visto? '' disse mentre faceva scivolare la mano lungo il suo braccio per afferrargli la mano.
Fissarono entrambi quell'intreccio per qualche secondo e poi alzarono lo sguardo in contemporanea.
'' Fidati. Provaci. ''
E Mario in quel momento decise che sì, poteva farlo perché in quegli occhi ci vedeva bellezza e bontà, così annuì '' Ci proverò '' disse rafforzando la presa sulla mano dell'altro.
E così si avviarono verso Casa. Insieme. Per una cioccolata calda. Per quella sera. E per chissà quanto altro ancora.
Ciao,
non dico nulla sul mio ritardo perché non ho giustifiche ma sempre le stesse motivazioni, mi dispiace farvi aspettare ma non potevo prima, e non so quando potrò ancora.
Infinite grazie a chi ha continuato ad aspettarmi e a chi vorrà continuare a farlo, siete fantastiche.
Non faccio promesse che non posso mantenere, quindi spero solo che questa storielle vi sia piaciuta.
Alla prossima :*Maya.

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Colors // Clario
FanfictionTanti, vari, diversi racconti, uno per ogni colore in cui i protagonisti son sempre loro: Claudio e Mario.