Lampo di genio.

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Lo osservavo da molto, moltissimo tempo dallo schermo.

Leggevo ogni sua citazione e capivo che vi era qualcosa che mi attirava, qualcosa di inusuale nelle sue citazioni che mi raggomitolava le interiora.

Decisi di scrivergli e lui rispose.

Fremevo.

Il mio poeta stava parlando con me senza esitazione.

Ci scambiammo i nostri interessi e mi chiese di scrivergli qualcosa.

Sospirai e iniziai a scrivere:

" Lo vidi, continuare a distruggere ciò che con tanto dolore aveva creato. La luce distorta lo confondeva come fa il mio sguardo nelle prime ore del mattino.

Fu lì che decise d'intraprendere quella nuova vita che inesorabilmente lo avrebbe cambiato."

Riflesse prima di rispondermi ed io temevo il suo più umile giudizio.

Era come se fossi sotto esame.

Una persona esterna alla mia vita che mi suscitava un'imbarazzo terrificante.

Avevo le mani sudate e la tachicardia.

Ogni sua parola mi avrebbe trafitto come una lama, in quell'istante.

Rispose: "Sembra una delle mie storie d'amore più recenti, nel quale ogni parola, sguardi argomenti intrapresi in qualsiasi momento, sembran quasi scappare dalla casa in cui quegli occhi provavano a leggermi dentro senza successo. Così feci la valigia e me ne andai".

" Lui la valigia non la fece.

Il suo cervello sì e decise che l'unico posto dove andare non era molto lontano, anzi. Decise di andare da sé stesso. L'unico posto che li faceva sentire vivo."

" Ed io nella mia pittura, immerso nel colore che avrebbe affogato anche lei.

Pennellata dopo pennellata ogni suo pensiero mi accarezzava ed io prepotente dipinsi un vaso, e mi ficcai dentro.

Uscii solo per vedere come stava.

Io non stavo molto bene e nemmeno ora".

" Nonostante decise di trasferirsi in quella dimora tanto accogliente quanto sconosciuta, quello sguardo lo perseguitava e lui, assente e tormentato, tentava di sopprimere il suo pensiero, appunto, tralasciando di tanto in tanto qualche riga di terrore".

" Righe di terrore dimostrarono sensibilita' ancor piu' affinate.

Ma mi fecero un po' impazzire.

caos dopo caos, dimenticanze dopo dimenticanze.

Decisi allora di racchiudere tutto in quello sguardo".

" Quello sguardo che nel momento in cui prendeva il sopravvento nel momento meno consono, faceva sfrecciare il pennello. Lasciava scie dopo scie di colore che solo la tela in se poteva spiegarne il dolore".

"Rosso, Arancione e nero.

Sputai fuoco in quella tela che palro' di lei, fino ad assaporare anche l' odore del sudore dopo il sesso.

Scrissi in quella tela, di quanto sangue sgorgava dai miei occhi nel momento dell' abbandono.

Distacco, mi ripetei.

Dovei cercare qualcosa che potesse non rimpiazzare, ma non invidiare niente di quel forte sentimento che perseguitava il mio cuore abbattutto, malinconico".

" Solo chi vive può capire lo strazio e la vergogna riflessa in quello specchio distrutto da tempo. Il ricordo di quelle mani che scorrevano dall'orecchio al collo e così via, dava l'essenza dell'oscuro in ogni respiro. Le lacrime non furono poche in quella sera di passione, ma tutto si fermò poco dopo lasciando solo il profumo di ciò che venne considerato amore".

" Accesi la solita candela prima del risucchio dell' essenza.

I nostri nasi si sfiorarono.

Posizioni comode per ascoltarsi, le piu' comode.

Saper che la condivisione d' attimi fosse allo stato piu' confortevole, mi face sentire bene.

Caddi nelle sue profonde costole, mi traccio' la strada verso l' amplesso.

Occhi lucidi prepotentemente penetranti".

" Sono ancora quegli occhi che a distanza di mesi lo fanno scivolare in quell'oblio di sofferenza e insonnia. E sfogarsi non basta, non basta mai".

" Io continuai a sbagliare.

Dissi addio, ma dio non ci prese.

Ci lascio nel dubbio dell' intrecciarsi delle nostre rose, segnare percorsi nello stelo, volli arrivare al fiore rosso che l' ornava.

Ma nemmeno li arrivai, caddi e mi rassegnai".

"Quanto tempo sei stata con quel ragazzo?"

"Tanto quanto basta per pensarci ancora, tu con lei?"

"Mi hai tolto le parole di bocca".

"Preferisco non parlarne".

"Mi trascina questo nostro racconto improvvisato come il jazz"

Continua...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2016 ⏰

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