Tre anni dopo... Mattina,mia madre si avvicina a me e dice oggi ti porto in un luogo dove potrai conoscere tanti nuovi amici. Io nella mia mente pensavo siiiiiii ma io dicevo nooo. In quel momento mia madre mi prese la mano e mi porto in macchina,mi sembrava nn finire mai la strada ma ad un tratto ci trovammo in un palazzo circondato da un prato a sua volta da un cancelletto,mia madre mi fece scendere contro la mia volontà,mi trascinava finquando ci trovammo davanti a una donna alta con le occhiaie e la voglia di "vivere"stampata sulla faccia,in quel momento sobbalzai dalla paura di quella donna. Mia madre si avvicinòa alla donna e farfuglio delle parole che io,per la mia statura,nn riuscì a capire,quando finì la donna mi guardo mi prese la mano e mi porto in una stanza piena di giocattoli e bambini e bambine più piccoli di me e più grandi di me,io mi avvicinai hai bambini gli salutai loro mi guardarono mi spinsero e mi dissero"vattene sei troppo piccolo"in quel momento mi sentivo non accettato, in quello stesso momento due bambine si avvicinarono a me erano Antonella e Vitangela, mi aiutarono ad alzarmi mi presero la mano e da li incominciò la nostra amicizia. Il giorno dopo la maestra ci fece uscire e ci portò nel giardinetto ci fece sedere vicino ad un albero e ci mettemmo a parlare, la maestra ci sgridò dicendoci puntando verso una porta che se avremmo continuato a gridare L'UOMO NERO ci avrebbe puniti, noi spaventati ci azzittimo subito senza far volare neanche una moscha
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Tutto Può Essere Ricordato
DiversosEcco la mia storia spero vi piaccia quasi per sempre vostro marcohoranperry