"Stai scherzando vero?" disse il buttafuori incrociando le braccia al petto massiccio. Squadrò il ragazzo con il giubbotto nero e scosse la testa pelata. "Non puoi portare dentro quella roba."
La settantina di ragazzi in coda fuori dal Cobra si sporsero in avanti intenti ad ascoltare quella conversazione. L'attesa per entrare in quel locale era lunga, soprattuto il venerdì e il sabato sera, e in coda non succedeva mai niente di interessante. I buttafuori sapevano in fatto loro e non facevano varcare la soglia del locale a tutti coloro che avevano l'aria di voler combinare casini.
L'appena ventunenne Liam Payne, in coda con Niall, il suo migliore amico, si chinò in avanti per vedere cosa stesse accadendo.
"Ehi, dai..." il ragazzo aprì il portafoglio e fece sventolare sotto il giubbotto cinquecento dollari. "Non voglio mica creare casini, è solo un po' di Vodka."
Il buttafuori sollevò un sopracciglio per poi sgranare gli occhi, che mai avrebbero potuto fargli per un po' di Vodka?
Prese velocemente i cinquecento dollari e dopo esserseli messi in tasca fece passare il ragazzo.
Il ragazzo sorrise compiaciuto. Aveva un aspetto abbastanza "normale" pensò Liam, per essere al Cobra. Aveva i capelli rossicci, tatuaggi lungo le braccia e una ragnatela tatuata sul collo, aveva dei dilatatori lungo le orecchie e un septum sul naso.
Gli occhi del ragazzo erano di marrone, quasi dorato intorno alla pupilla.
Il ragazzo entrò trionfante con la sua bottiglia di Vodka.
Liam lo guardava intensamente e pensò che non avrebbe dovuto avere a che fare con loro.
"Ti attira, eh?" chiese Niall al suo fianco.
Liam lo guardò alzando gli occhi al cielo, quante volte doveva spiegargli che se guardava un ragazzo non voleva dire necessariamente che lo attirava?-
Il locale venne riempito di fumo con il ghiaccio secco. Le luci colorate vi passavano attraverso, trasformando la pista da ballo in un paese del balocchi pieno di colori e illusioni ottiche, si fa per dire, di rosa, arancione, blu, verde, rosso e giallo.
Il ragazzo di poco prima svitò la sua bottiglia e riversò il liquido a terra prendendone una bustina accuratamente messa all'interno della bottiglia in modo che nessuno la vedesse, con un sorriso che gli spuntava sulle labbra non appena la prese tra le mani.
Era stato facile...
Il ragazzo, sempre più fiero del giochetto che era riuscito a fare sventolò la bustina trasparente con la polvere bianca dentro, come un trofeo.
Liam scosse la testa e decise di non pensarci, rivolse il suo sguardo altrove.
Le ragazze agitavano i capelli, mentre i ragazzi le guardavano leccandosi le labbra, i soliti ragazzi senza scrupoli che pensavano solo a portarsi a letto chiunque.
Il ragazzo dai capelli rossicci era intento a.... Ma che diavolo stava facendo?
Entrò dentro la pista, ma stavolta cercava di rifilare le bustine trasparenti a giovani ubriachi, ignari di ciò che stava accadendo.
Un ragazzo si staccò dalla massa di corpi bollenti che fremevano d'eccitazione per l'alcool e si avvicinò al ragazzo dai capelli rossicci. Lo fissò.
Era bello, fin troppo bello... Capelli ricci che ricadevano quasi sulle spalle, occhi verdi, di un verde smeraldo che riusciva quasi ad ipnotizzarti. Una camicia bianca e degli skinny jeans neri che gli calzavano a pennello accompagnati da delle semplici scarpe -a stivaletto forse?-. Sul suo viso non si vedevano segni di peluria, il che gli dava un aspetto angelico. Al collo una catenina con una piastrina di metallo contenente uno strano simbolo, in quell'atmosfera buia non si riusciva a capirne bene in significato.
Mentre gli si avvicinava, il ragazzo si leccò le labbra a tale vista.
Lui gli passò davanti, gli sorrise sghembo, come a volerlo invitare a seguirlo e il rosso non se lo fece ripetere due volte.
Un sorriso accattivante si disegnò sulle labbra del riccio che si appoggiò ad una porta con su scritto SALA MACCHINE.
Il riccio allungò una mano verso la sua schiena e aprì la porta dalla maniglia, la girò sgattaiolando dentro.
Il rosso la seguì senza esitazione, magari avrebbe ottenuto qualcosa in più che i soliti venti dollari.
Scivolò nella stanza dietro di lui, senza notare che altre due ombre lo stavano seguendo.-
"Ti piace la musica?" disse Niall.
Liam non rispose. Erano tranquillamente seduti sugli sgabelli del bancone degli alcolici intenti a sorseggiare un Margarita.
Liam era intento a guardare quel ragazzo dai capelli rossicci, tutto pearcing e tatuaggi che si era conquistato l'entrata al Cobra.
Non gli interessavano quelle ragazzine intente a strusciarsi su chiunque, come se il palo non le soddisfasse e neppure dei ragazzi muscolosi che vi erano in giro, e per quanto Liam fosse gay, oggi proprio, non gli interessava nessuno.
"Io..." proseguì Niall, non ricevendo alcuna risposa dal suo migliore amico "mi sto davvero divertendo.
E la cosa era improponibile, dato che Niall odiava quel genere di musica. Come sempre, indossava un paio di jeans e una maglietta bianca con la scritta MONDAY tagliata. I capelli reggevano su grazie ad un piccolo ciuffo e ai lati si poteva benissimo vedere il suo naturale colore, il biondo scuro.
"Mhh.' rispose Liam, poco interessato. Sapeva perfettamente che il Cobra lo annoiava, detestava quella musica peggio del suo cibo preferito consumato da qualcuno.
No okay, non esageriamo.
Comunque, Niall veniva solo perchè piaceva a lui. E non era nemmeno sicuro del perchè gli piacesse a se stesso, quel posto. Era tutto il contrario di quel che accadeva nella sua vita.
Era più un tipo con la testa a posto, senza grilli per la testa.
Ma era troppo timido per rivolgere la parola a qualcun altro che non fosse Niall.
Il ragazzo con i capelli rossi si avvicinò alla pista.
Diede delle bustine in cambio di venti dollari.
Subito dopo il ragazzo dai capelli rossicci ebbe uno scatto non eppena vide un ragazzo alto e riccio.
Il ragazzo era fantastico, alto, riccio, occhi da paura e vestiva persino bene.
Anche a quella distanza Liam poté notare il ciondolo che pendeva dal suo collo.
"Questa sera il DJ ci sta dando dentro, vero?" continuò Niall.
Liam alzò gli occhi al cielo e decise di non rispondere, nuovamente. L'attenzione di Liam adesso ce l'aveva il ragazzo ricci e non si stupì non appena vide il rosso seguirlo che, fu troppo distratto bel vedere altri due ragazzi seguirlo.
Liam rallentò il mescolamento del proprio Margarita e li guardò.
Erano due ragazzi, uno leggermente più basso dell'altro e con uno strato di peluria sul viso, lo seguivamo a ruota tra la folla.
Erano vestiti di scuro e non c'erano dubbi, lo stavano seguendo.
Lo capiva da come si muovevano, furtivi.
"Ah e volevi dirti" aggiunse Niall "che mi sono scopato tre ragazzi ieri sera, sai... Le orge mi piacciono ultimamente."
Il ragazzo riccio raggiunse la parete dal lato apposto alla pista da ballo e aprì una parte dove c'era scritto SALA MACCHINE. Si fece seguire dal ragazzo con i capelli rossi ed entrambi entrarono dentro.
Non era la prima volta che Liam vedeva una cosa del genere, coppiette che si appartavano per sfogare i propri bisogni sessuali. Ma tutto ciò era strano... Quei due ragazzi li stavano seguendo.
Liam si alzò dallo sgabello per vederli meglio. I due ragazzi erano davanti alla porta e parlavano tra loro. Uno era castano e l'altro moro, decisamente più scuro dell'altro. Il moro infilò una mano dentro il giubbotto e ne estrasse qualcosa di lungo e affilato. Un coltello.
"Niall!" urlò Liam prendendolo per il braccio.
"Che c'è?!" Niall strabuzzò gli occhi "guarda che stavo scherzando, figurati se sono un tipo da orge! Volevo solo attirare la tua attenzione dato che sembravi perso nei tuoi pensieri."
"Guarda quei tipi!" Liam indicò velocemente i due ragazzi che nello stesso istante erano entrati dentro la stanza.
"E allora?" disse Niall alzando le spalle.
"Stanno seguendo il ragazzo dai capelli rossi."
"Quello di poco fa che ti attirava?"
"Sì, ma non importa adesso! Uno dei due ha tirato fuori un coltello." Liam sembrava agitato.
"Sei sicuro?" Niall sembrava serio.
"Ho visto un coltello, ovvio che ne sono sicuro!"
"Magari era un vibratore." Niall cercò di non ridere mentre Liam lo inceneriva con lo sguardo.
"Scintillava."
"Un vibratore scintillante!" e quella fu la fine perchè Niall scoppiò a ridere e quasi non si soffocò con la cannuccia mentre cercava di tirar su un po' di Margarita.
Liam continuava a incenerirlo con lo sguardo, se solo gli sguardi potessero uccidere, Niall sarebbe già morto.
"Niall." lo richiamò l'amico.
E allora Niall si fece serio alzandosi "vado a chiamare qualcuno della security, aspettami!" disse facendosi spazio tra la folla.
STAI LEGGENDO
The dark side.
Fanfiction"Chi si rivede." disse la voce davanti a lui mentre buttava fuori il fumo dalla bocca. "Cosa vuoi, Zayn?" disse Liam pronunciando per la prima volta il suo nome. Con lo stomaco lievemente contratto dal terrore, Liam si alzò e guardò il ragazzo davan...