4. The shadow.

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La serata era diventata incredibilmente afosa e i due migliori amici correvano più veloci che mai.

"Non credi che dovresti spiegarmi qualcosa?!" urlò Niall cercando di farsi sentire dal suo migliore amico.

"Dopo!" ricevette in risposta da Liam.

Si fermarono al semaforo che segnava il rosso per i pedoni, così ebbero il tempo di riposarsi quel poco che gli era concesso.

Dopo essersi assicurati di non essere inseguiti, Niall riaccompagnò Liam a casa e quando Liam mise la mano sulla maniglia della porta, Niall poggiò una mano sulla sua spalla.

"Mi devi delle spiegazioni." disse Niall avvolto dalla semioscurità.

Gli occhi di Liam si erano ormai abituati a quella luce che permetteva di vedere poco e niente, ma nonostante tutto ciò riuscì a vedere lo sguardo preoccupato di Niall e i suoi occhi blu come l'oceano che lo scrutavano in cerca di spiegazioni.

"Niall..." disse Liam "credimi quando dico che non so nemmeno io che sta succedendo." aggiunse sospirando.

La sensazione di Liam che ci fosse qualcosa di strano in tutto quello che era successo peggiorò quando vide un'ombra dietro l'albero, ma, probabilmente, si disse, che forse era solo la sua immaginazione.

"Non ci credo neanche un po'." rispose Niall accarezzandogli un braccio.

"Niall, davvero, te ne parlerò domani, quando metterò in chiaro i pensieri." rispose sussurrando Liam cercando di accennare un sorriso.

"Va bene, Lì." e Niall annuì per poi baciargli una guancia "dormi bene, ne hai bisogno." disse per poi dirigersi verso il taxi che aveva appena fermato in strada.

Niall sparì poco dopo dentro la macchina gialla e nera.

Liam rimase solo e decise di sedersi sugli scalini del suo palazzo, riflettendo sull'accaduto.

"Che sta succedendo?" disse a sé stesso.

Gli rispose il silenzio, il leggero vento che si schiantava dolcemente nelle foglie sugli alberi.

Un rumore risuonò nella strada deserta e Liam si chiese se non fosse soltanto frutto della sua immaginazione.

Di nuovo il silenzio e poi sentì di nuovo un rumore, un'accendino che si accendeva.

Dietro l'albero un leggero fumo si espandeva nella notte, un ragazzo uscì da dietro l'albero e Liam notò, nonostante il buio, che era Zayn.

Lo aveva trovato.

Sono fottuto, pensò Liam riflettendo sul fatto che ora, non sono voleva rapirlo ma sapeva pure dove abitava.

"Chi si rivede." disse la voce davanti a lui mentre buttava fuori il fumo dalla bocca.

"Cosa vuoi, Zayn?" disse Liam pronunciando per la prima volta il suo nome.

Con lo stomaco lievemente contratto dal terrore, Liam si alzò e guardò il ragazzo davanti a sé.

"Te." si limitò a dire Zayn buttando la cicca di sigaretta e si avvicinò a lui.

Liam vide nero e non era la notte.

-

La luce lo feriva attraverso le palpebre che un tempo erano chiuse.

Liam aprì di colpo gli occhi.

Era disteso su un letto. Sopra di lei il soffitto, di un colore che non seppe riconoscere all'impatto, ma di una cosa era sicuro.

Quella non era né la sua stanza, né qualsiasi stanza di casa sua o di casa di Niall.

Vide Zayn appoggiato alla finestra lì vicino, era ancora notte, poteva notarlo dalla luce che filtrava dalla finestra.

"Dove sono?" rispose Liam sentendo la testa farsi sempre più pesante e quando cercò di alzarsi si ritrovò due braccia che lo facevano sdraiare delicatamente, le stessa braccia tatuate e notò che Zayn non era più vicino a alla finestra, ma accanto a lui.

Zayn si inginocchiò accanto a lui.

Il bracciale d'argento che portava al polso destro rifletteva la luce della luna che filtrava dalla finestra.

"Non muoverti." rispose solamente mettendogli un panno bagnato sulla testa e Liam si sentì sollevato e così anche la sua testa.

"Aspetta..." disse Liam riflettendo "tu mi hai colpito alla testa!" aggiunse Liam incenerendolo con lo sguardo.

"E se non la smetti di parlare potrei farlo ancora." rispose alzando le spalle Zayn, Liam poté sentire il suo alito fresco con un punta di tabacco.

"Okay prima che tu mi uccida" disse Liam deglutendo "devo avvertire la mia famiglia."

"Non ho intenzione di ucciderti, la tua famiglia è già stata avvertita." rispose Zayn impassibile "ho lasciato un biglietto dove dicevi che avresti dormito da un amico."

Liam strabuzzò gli occhi non appena sentì quella parole.

Zayn non voleva ucciderlo.

"Se avessi voluto ucciderti, l'avrei fatto in tre secondi." disse Zayn guardandolo per poi ridacchiare e posargli un bacio sulla guancia.

"Benvenuto al Cobra." sussurrò al suo orecchio per poi alzarsi e sparire dietro la porta della stanza, chiudendola a chiave.

*****

E rieccomi con questo nuovo capitolo, che fa a dir poco schifo.

Chiedo venia, anche perchè è venuto troppo corto.

I prossimi li farò più lunghi, promesso.

Detto questo, ricordiamo futili cose: @ehinjall è il mio Twitter.

Accetto commenti sia positivi, che negativi, quindi dateci dentro.

A presto!

The dark side.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora