il nome della felicità: CAPITOLO 1

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ci sono diversi modi di affrontare la prima superiore il mio è stato questo.

Mi presento mi chiamo Josline, sono una ragazza di 17 anni che vive in provincia di milano, ma preferisco non essere chiamata milanese perché sono di sangue siciliano da generazioni, solo che sono casualmente nata a Milano cosa che non doveva accadere.

oltrepasso il cancello stringendo la mano del mio fidanzato che mi ha accompagnata vedendo la mia ansia, all'improvviso una adulta signora alta con i capelli corti e biondi disse di dirigerci singolarmente verso un altro signore molto basso con la barba quindi lasciai la mano del mio fidanzato e andai, iniziarono a fare le classi e io guardavo tutti quei ragazzi e quelle ragazze cercando di selezionare già chi non avrei voluto avere, conoscevo solo una ragazza e due ragazzi che erano con me dall'asilo per il resto tutti sconosciuti. quel adulto era un professore che aveva già iniziato a fare la classe ma non sapevo fosse la mia fino a quando ovviamente sempre ultima nell'elenco gridò il mio cognome ovviamente in modo scorretto come hanno sempre fatto tutti gli ho detto a bassa voce il modo corretto per dirlo e mi ringraziò io mi ritrovai con due ragazze in classe e altri 17 maschi fortunatamente uno di loro era il mio compagno dall'asilo, non vi descrivo i ragazzi ci metterei troppo ma vi descrivo le uniche due ragazze della classe la prima alla quale mi sono avvicinata era con i capelli rossi di media lunghezza, con un fisico normale e vestita in modo carino, quindi decisi di chiederle se ci saremmo potute sedere vicino e poi dietro di me c'era lei, l'altra ragazza era molto triste si vedeva, aveva i capelli tagliati in modo strano tipo a caschetto ma poi con dei ciuffi molto lunghi che uscivano coprendole il viso, i capelli erano castano molto scuro, fisicamente normale, era vestita tutta di nero. anche io avevo la mania di vestirmi sempre di nero e questa era l'unica cosa che apprezzavo per il resto quel giorno le ho chiesto come si chiamasse e abbiamo parlato veramente poco, poi con il passare dei giorni diciamo che si è iniziata a creare la classe abbiamo fatto dei gruppi cosa che odio ma non eravamo una bella classe e in realtà non lo siamo nemmeno ora, io stavo con isabella questa ragazza con i capelli rossi mi ci ero affezionata parlavo molto con lei, invece Alexandra l'altra ragazza preferiva stare da sola e sinceramente? passavo molto tempo a guardarla e chiedermi perché stesse da sola e mi faceva sentire davvero male perché la cosa che odio è escludere qualcuno anche se sinceramente non mi è mai andata a genio credevo fosse giusto cercare di avere un rapporto anche con lei perché era la mia compagna di classe. quindi qualche settimana dopo l'inizio della scuola mi decisi ad andare da lei e le ho chiesto come stesse di disse bene, ma sapevo che non era affatto così quindi decisi di insistere "puoi parlarmi e dirmi cosa succede se ti va" e lei mi mandò a f*****o quindi decisi di lasciare perdere non sono una molto educata quando mi rispondono male quindi me ne andai per evitare di risponderle a tono. qualche giorno dopo ci riprovai, poi ci riprovai ancora e ancora fino a quando un giorno alla domanda mi rispose che non stava bene mi chiese se adesso che sapevo che stava male avevo vinto qualcosa e io le dissi che volevo aiutarla, lei mi disse che non poteva parlarmene ma iniziammo a parlare di altro e ci iniziammo a conoscere iniziammo a sorridere insieme e finalmente dopo qualche mese eravamo io lei e isabella e potevamo ridere e divertirci insieme e così è passato il primo anno.

Il secondo anno è stato un pochino più difficile dovevo fare lo stage da aprile a giugno e poi io ho avuto vari problemi ma il secondo anno lo abbiamo iniziato insieme noi tre ragazze ma qualche mese dopo Alexandra ha abbondato la scuola preferisco non raccontarne il motivo ma era molto grave e riguardava la sua famiglia, tutto ciò mi feriva così decisi di andare a trovarla a casa ogni tanto, la prima volta andai con isabella e le avevamo fatto una specie di sorpresa e credo le sia piaciuta abbiamo mangiato insieme a casa sua abbiamo giocato alla wii e ci siamo divertite poi le volte dopo che andavo a trovarla isa non aveva più voglia di venire con me e così persi un'amica o almeno sapevo che si stava allontanando e mi ha sempre ferita questa cosa, io intanto continuavo ad andare a casa di Alexandra e insieme ci trovavamo davvero bene ormai eravamo diventate migliori amiche eravamo inseparabili e dio mio era l'unica vera amica che io abbia mai avuto fino ad oggi, è sempre stata a modo suo, si vergognava di cantare di ballare si vergognava di cambiarsi davanti a me era molto timida nonostante il rapporto che avevamo io cercavo di farla sbloccare ma non ci sono mai riuscita del tutto, nonostante io fossi il contrario mi mettevo a ballare, cantare a squarciagola nonostante questo andavamo d'accordo ogni volta andavamo a fare la spesa insieme e poi una volta ci siamo messe in un parco con i gavettoni e ci siamo divertite tantissimo, poi un'altra volta ancora abbiamo giocato a mario kart ed è veramente imbattibile lo sto ammettendo solo qua a lei ho sempre detto il contrario. Dopo le vacanze di natale continuavo ad andare sempre da lei ma un giorno, dopo qualche mese, come al solito sono andata da lei, era il 7 marzo e mentre la guardavo pensavo quanto fosse bella e lo pensavo davvero perché dio mio dal primo anno era cambiata tantissimo ed era diventata davvero bella capelli lunghi biondi quel viso con le labbra piccole e occhi a cinesina, ma in quel momento non era truccata e non aveva nemmeno fatto la piega aveva appena fatto la doccia si era vestita era venuta da me che aveva appena asciugato i capelli e sembrava una leonessa ma tenera e bella e anche se era con i capelli scombinati e non era truccata era proprio in quel momento che ho pensato che fosse bellissima e pensavo di avere la migliore amica di questo mondo ma dopo la mezzanotte 8 marzo gli ho fatto gli auguri per la festa della donna e poi per sbaglio mentre andavo verso di lei CONTINUA.

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