Il nuovo capitolo è bello lunghetto! Spero mi perdonerete per il ritardo!
La notte sulle montagne di Sassovivo era spietatamente gelida. La neve continuava a cadere ad oltranza e se Etan non fosse intervenuto con la sua magia, riparando i cavalli con uno schermo magico, al mattino li avrebbero trovati assiderati.
Eccezion fatta per le sentinelle di turno, i soldati dormivano pacifici nelle loro coperte ed anche Treulf, il suo bis-nonno, che aveva deciso di accompagnarlo, riposava all'interno della sua carrozza. Tutte le volte che il giovane cavaliere pensava a Treulf come al suo bis-nonno, un sorriso gli arricciava le labbra: Treulf aveva poco più di cinquantanni e, almeno fisicamente, poteva essere un coetaneo di suo padre Ragnor. Anagraficamente era nato almeno cento anni prima, ma la permanenza in una statua di pietra per decenni non gli aveva permesso di invecchiare biologicamente, mettendo sul tasto pause il suo invecchiamento.
Anche il suo primo cavaliere, Adam, aveva insistito per unirsi a lui in quel viaggio a Sassovivo. Oltre che il suo uomo migliore, era anche il suo più caro amico, e non poteva mancare in un evento singolare come il suo fidanzamento, né avrebbe accettato di rimanere a casa.
Molti dei cavalieri di Etan in realtà avevano insistito per accompagnarlo a dare una sbirciata alla sua promessa sposa, ma lui non aveva ritenuto saggio portarli in massa al castello di Sassovivo. I suoi uomini attendevano ad essere un tantino sopra le righe: erano giovani guerrieri addestrati alla guerra, vedevano la morte tanto spesso da vicino che nei momenti di pace tendevano ad essere piuttosto esuberanti. Portarseli appresto voleva dire scazzottate frequenti, parolacce a fiumi, donne ed alcool. Per riassumere: il peggior biglietto da visita da presentare a una eventuale fidanzata.
Lui, Adam e Treulf erano uno spaccato più soddisfacente da mostrare della futura famiglia della sua sposa. O almeno, Etan lo sperava. Se sua sorella Elisa fosse stata a casa, le avrebbe chiesto di accompagnarlo; con lei si sarebbe sentito molto più a suo agio: forse Elisa, così moderna, non era il massimo della diplomazia e delle buone maniere medievali, ma era una donna e il suo punto di vista gli avrebbe dato una mano ad entrare in confidenza con la sua fidanzata.
In quel silenzio freddo tra le montagne, solo Etan non riusciva a trovare il sonno nonostante la stanchezza, preso da un'ansia che non aveva mai provato.
Quando suo padre gli aveva proposto quel matrimonio non aveva avuto indugi a precipitarsi a Sassovivo, ben consapevole dei suoi doveri e dei possibili vantaggi per Villacorta; ma ora che Sassovivo e la sua fidanzata si avvicinavano, l'ansia aveva cominciato a farsi sentire.
Milena gli sarebbe piaciuta? L'avrebbe trovata attraente, simpatica, interessante? Cosa pensava lei di quel matrimonio? Avrebbe trovato una ragazza recalcitrante e scontrosa, o una disponibile a far funzionare le cose? E se fossero davvero andati d'accordo, sarebbero riusciti a farlo per una vita intera? Sarebbe riuscito ad essere un buon marito? Lui che non aveva mai avuto una relazione più lunga di un paio di notti?
Se le cose fossero andate in porto, Etan avrebbe dovuto passare il resto della sua vita con quella ragazza. Nel quattordicesimo secolo il divorzio non esisteva e non era contemplato. Mille dubbi gli affollavano la mente e il suo Intuito, il suo raro dono stregonesco, al momento taceva, senza dargli nessun suggerimento su ciò che lo aspettava.
Passeggiando pensieroso s'inoltrò per il sottobosco, alzando gli occhi sulla luna, una sottile striscia luminosa, che s'intravedeva tra le chiome dei pini. Il freddo pungente gli bruciava la pelle del viso, ma Etan non vi badò grazie alle rune che portava tatuate sul corpo e gli impedivano, tra le tante cose, di patire il freddo. Il gelo però rendeva l'aria della notte simile a un delicato cristallo, acuiva ogni suono, sgombrandogli la mente nella sua limpida bellezza.
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La Figlia del Demone
FantasíaEtan di Offlaga, figlio di Ragnor di Villacorta e Viola una strega del XXI secolo, è un cavaliere valoroso e uno stregone eccentrico. Bello, temuto da ogni nemico e dannatamente convinto di avere sempre ragione grazie al raro dono dell' intuizione...