You smell of life

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Era la mattina del 28 marzo, la finestra aperta faceva entrare nella stanza l'aria fresca e qualche raggio di sole.
Uno dei quali finí perfettamente sulla faccia di James Potter, che, fino a qualche secondo prima, dormiva beatamente.

Non capiva come fosse possibile che della luce arrivasse dritta sulla sua faccia, <<È per la fisica quantistica della luce angolare di marzo, ovvio no?>> avrebbe detto Sirius, buttandolo giù dal letto.

Peccato che quella mattina non c'era nessun Sirius a fargli iniziare "bene" la giornata.

La luce era così forte e abbagliante, che James tenne gli occhi chiusi ancora per un po'.

Solitamente, Remus chiudeva le tende delle finestre, quindi solo poca luce passava, e, soprattutto, James chiudeva sempre le tende del suo letto a baldacchino.

La luce non poteva passare e, dunque, finire dritta sulla sua faccia, svegliandolo.

James, allora, capí che c'era qualcosa di strano e decise di aprire gli occhi, tanto ormai non si sarebbe più addormentato.

Cercò di alzarsi, per mettersi a sedere, ma invano, poiché qualcosa bloccava il suo torace.

Girò di poco il viso e vide una massa rossa poggiata sul suo petto.

<<Ahhhhh!>>

Gridò.

Come poteva una massa rossa creare così tanta paura?

Beh, semplice: quella massa rossa erano i capelli di Lily Evans.

Esatto, avete capito bene. Lily Evans, la ragazza a cui James faceva la corte praticamente dal primo anno, era nel suo letto, abbracciata a lui.

Il ragazzo, temendo di aver fatto qualcosa di sbagliato, si alzò dal letto gridando.

<<Cosa ci fai tu nel mio letto?!>> gridò indicando la povera ragazza, che intanto si era messa a sedere.

Lily cercò di rispondere, ma invano poiché il giovane Potter continuò a parlare, o meglio gridare.

<<Non mi ricordo nulla, che è successo? Oh no! Abbiamo per caso fatto... emh...>>

<<No, James, non abbiamo fatto sesso.>> rispose calma la ragazza, <<E, se smetti di gridare e ti siedi qui - la ragazza indicò il bordo del letto - sarò lieta di spiegarti cosa è successo ieri notte.>>

James si sedette sul suo letto, calmandosi.

<<Ok, racconta.>> disse dopo essersi massaggiato la fronte e le tempie - saltare giù dal letto dopo una sbornia non è il massimo - e si distese, coprendosi con la coperta.

<<Beh, ieri sera eri un po' ubriaco... e non riuscivi nemmeno a salire le scale. Così ti ho portato fino qui e, mentre stavo per andare, tu mi hai chiesto di restare ed eri così dolce mentre lo dicevi che non ho saputo resistere.>>

<<Dove sono Sirius, Remus e Peter?>> la interruppe James.

<<Sirius è fuggito con la sua nuova conquista a metà festa, Peter si è addormentato sul divano e Remus mi ha detto che avrebbe dormito in Sala Comune se non mi avesse vista uscire dal vostro dormitorio.>> rispose lei.

Le sembrava impossibile come, persino Remus potesse davvero credere che avrebbe passato al notte con James Potter; inaccettabile.
Eppure, il povero Remus - costretto a dormire rannicchiato su una poltrona- aveva ragione.

<<Tutti vogliono che ci mettiamo insieme.>> biascicò James, che stava per addormentarsi.

<<Lo so.>>

<<Anche io lo voglio. Lily è inutile che continuo a fare finta di niente, tu mi piaci. Tanto. E non riesco a sopportare di essere ignorato da te. Esci dalla stanza per favore?>> disse secco James.

<<No.>> rispose altrettanto secca Lily.

<<Perché no?>> domandò James.

Non capiva per quale motivo Lily dovesse restare lì. Le aveva espressamente chiesto di andarsene, per non farlo soffrire più di quanto già non soffrisse. Averla davanti e non poterla stringere tra le sue braccia, era sempre più difficile, ogni giorno che passava, ogni minuto.

<<Perché anche io lo voglio.>> disse la rossa, con una semplicità disarmante. Chiunque avrebbe avuto paura a dichiararsi ad un'altra persona, ma lei no. Lei era Lily Evans, e Lily Evans non ha paura di nulla.

<<Cosa?>> chiese James allibito.

Che cosa aveva appena sentito?
Era vero o stava sognando?
Forse era la post-sbornia.

<<Ho detto che sono innamorata di te, James.>> rispose.

Poi andò tutto così velocemente, che nessuno dei due sembrò accorgersi della rapidità di quel momento.

James si sporse in avanti, alzandosi sui gomiti, avvicinò il viso a quello della ragazza e con una mano scostò una ciocca di capelli di Lily dietro l'orecchio.

Poi la baciò.

Fu un bacio veloce, casto, ma ai due parvero svariate ore, forse anche giorni.

Quello che successe dopo fu ancora più esilarante: James allontanò il viso da quello della ragazza ma quest'ultima lo prese per il colletto della maglietta, tirandolo a se e baciandolo con foga.

James, dapprima sconvolto, si lasció trasportare dalla passione della ragazza.
La spinse sotto di lui, e le accarezzò il viso con le mani.

Erano felici, per davvero.

Dopo poco tempo, i due si staccarono e, con le guance e le labbra arrossate, sorrisero.

<<Sai di alcool.>> disse lei, carezzando con la mano i capelli corvini del ragazzo.

<<Tu invece sai di vita.>> e ripresero a baciarsi, per tutta la mattina.

Seven JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora