Wei WuXian rimase per parecchi secondi a fissare la mano tesa dell'altro, quasi come se le linee che si districavano sul palmo potessero fornire la risposta a quella domanda che vorticava nell'aria, sospinta dal lieve frusciare delle foglie degli alberi attorno a loro, anch'essi in trepidante attesa di quella che sarebbe stata la sua risposta.
Sorrise nel poggiarvi la propria. «E tu rimarrai con me?»
«Mn». Gliela strinse.
«E mi sopporterai?»
«Mn.»
«Anche se dovessi infrangere le regole?»
«Mn.»
Il sorriso divenne all'improvviso malizioso, gli afferrò la veste, facendosi vicino. «Capiterà Lan Zhan, tu questo lo sai, vero?» gli sussurrò direttamente nell'orecchio, che notò subito assumere una leggera sfumatura di rosso. Si tirò leggermente indietro per vederne l'espressione, ma si ritrovò attirato contro l'altro corpo, che infondeva una sicurezza quasi disarmante.
«Ti punirò personalmente», mormorò Lan WangJi per nulla intenzionato ad allentare la presa.
«Ci conto», sussurrò l'altro, perdendosi per un attimo ad ascoltare il suo battito accelerato.
«Benvenuto a Gusu», gli mormorò tra i capelli, lasciandogli andare la mano per abbracciarlo come se avesse paura che potesse svanire da un momento all'altro.
«Sono qui», sorrise nel ricambiarlo con la voce incrinata dall'emozione.