Sia per la stanchezza sia per il leggero dondolio causto dal treno, Matteo si era addormentato. Dormiva profondamente e sognava. Vedeva suo padre un attimo triste e subito dopo raggiante, la mamma sorridente. Sullo sfondo il mare che per un po' non avrebbe più visto. E poi appariva sua zia Sonia, con un costume da bagno che usava quando andava da loro per andare al mare, bellissima. Capelli lunghi, nerissimi, corpo mozzafiato, e poi quel suo rossetto che tanto eccitava Matteo. Accompaganto da queste visioni, si risvegliò verso le 7:40, l'arrivo era previsto per le 7:50.
Tutti i viaggiatori erano già pronti con i loro bagagli nel corridoio, per poter rapidamente scendere dal treno.
Matteo non aveva fretta e poi Sonia l'aspettava al binario. Tra poco l'avrebbe rivista e sentiva il cuore che batteva sempre più forte. Preso da questa euforia, non si rese conto che il treno era entrato in stazione e poco dopo si arrestò. L'altoparlante gridò <<Torino Porta Nuova - Termine Corsa>>. Dunque era arrivato. Raccolse il suo borsone e si avviò verso l'uscita.
Scesi i passeggeri che eranon in coda davanti a lui, poi fu la sua volta e finalmente toccò terra. A quel punto si sentì chiamare <<Matteo, Matteo, qui, qui ..>>
Matteo si girò verso quella voce e la vide: sua zia Sonia era davanti a lui.
Raggiuntala, si abbracciarono e baciarono.
<<Guarda cosa ho combinato, ti ho sporcato tutto di rossetto>> disse Sonia e preso un fazzoletto dalla borsetta, dopo averlo un po inumidito con la sua saliva, lo passò sul volto di Matteo, per detergerlo.
<<Zia, sei bellissima!>> esclamò Matteo, osservando dalla testa ai piedi sua zia. Sonia aveva un giubbetto di pelle nera da cui usciva una camicetta bianca ed entrambi questi capi facevano fatica a contenere il generoso seno. Poi indossava una minigonna anche essa di pelle nera e delle scarpe rosse con un tacco vertiginoso.
<<E tu da quanto sei così galante, e poi cosa direbbe la tua Carmelina se ti sentisse?>>
Carmela era la ragazza di Matteo. Era una delle cose migliori che erano capitate a Matteo e lui l'amava e le voleva bene. Quando le aveva comunicato che sarebbe andato a studiare a Torino, Carmelina era andata su tutte le furie e disse che lei non era d'accordo. Lui doveva decidere tra lei o l'università. Lui cercò di spiegarle che anche lei doveva essere contento per lui e se dovevano stare un po' separati in tutte le feste si sarebbero rivisti e poi ci sarebbero state le estati.
Carmela non ne volle sapere e poco dopo iniziò ad uscire con un altro ragazzo.
Quindi sentendo quel nome pronunciato da sua zia, Matteo cambiò espressione e la gioia che poco prima spledeva sul volto del ragazzo, svanì. Sonia se ne accorse e prendendo tra le sue mani il volto del ragazzo chiese:
<<Che succede? Perché hai fatto quella faccia?>>
<<Sai zia, quando le ho comunicato che venivo a Torino, mi ha detto che non era d'accordo e mi ha lasciato>>
A quelle parole Sonia si avvicinò a Matteo e depose un tenero bacio sulle labbra di Matteo.
<<Mi spiace per questa rottura ma non ti preoccupare, un bel ragazzo come te qui a Torino di Carmeline ne troverà centinaia. Adesso so che ti fa male ma presto, grazie alla nuova vita che incomincerai, il tutto sarà solo un ricordo sbiadito.>>
Vieni andiamo, ho la macchina fuori dalla stazione.
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Matteo all'università
General FictionCome un ragazzo del sud affronta la sfida di andare a studiare all'università in una grande città. La vita prima semplice e lineare si complica e si colora con tutta una serie di esperienze prima impensabili. Si scoprono anche tutti gli aspetti più...