La concezione popolare identifica una persona che sta male come una persona silenziosa, chiusa, che non parla mai, timida e logorata.
Tuttavia non condivido ciò: se una persona è brava, non fa intuire il suo dolore a nessuno. Non sta in silenzio: continua a parlare, a colmare il vuoto con futili e frivole parole, perché se si vede una persona che continua a parlare, magari anche con un certo sentimento, non ci si fanno domande: perché chi sta male sta in silenzio, no?
Lasciate che vi spieghi una cosa. Chi sta male parla, parla, non sta mai zitto. Sorride, sorride più di chiunque altro. Chi sta male ti inganna ogni giorno, non risponde mai veramente alle domande serie. Chi sta male ti fissa, perché tanto sa che non riuscirai a leggere niente nel sui occhi. Ti guarda con un'intensità tale che il primo a distogliere lo sguardo sarai sempre tu. Non riuscirai mai a capire quanto sia crepato, difettoso o stanco, se lui non lo vuole. Non si deve neanche provare a capirle, le persone che stanno male. Si può solo esserci sempre, senza dire una parola, ma esserci sul serio. Il problema è che "l'esserci" è un concetto talmente grande, un obbiettivo così importanti che tutti, e intendo proprio tutti, perché non ho ancora incontrato qualcuno di diverso, lo abbandonano e se ne dimenticano dopo pochi secondi.
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Phrases
شِعرUna raccolta di poesie, di frasi, perché a volte la scrittura è l'unica cosa che ci ascolta e ci capisce. [le frasi sono unicamente di mia stesura, sono tutte inventate da me.]