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"Oh ma dove eravate finiti cari non è che ci state nascondendo qualcosa?"

"Assolutamente no signora Moore ci stavamo soltanto salutando come compagni di scuola dato che a entrambi è capitata la stessa sfortuna di andare alla Central High School"

"Mai stato più d'accordo con te cara" tutto d'un tratto mi da ragione il padre di Carter, mi fa sentire quasi importante, ma che dico, LO SONOOOOO GIAAAAA.

La cena procedette tranquillamente con qualche battutina da parte dei miei genitori e anche da parte dei genitori di Carter, io e quest'ultimo non parlammo più molto ci fu solo un gioco di sguardi da entrambi.
Per la maggior parte del tempo Jace cercava di parlarmi ma io ero sempre occupata o a mangiare o a cercare di evitare lo sguardo del cameriere che a quanto pare voleva provarci benissimo con me, mi spiace per lui.

"I signori vogliono ordinare qualcos'altro o vogliono il conto?"

"Se non le dispiace vorremmo il conto e faccia i complimenti allo chef come ogni volta da parte nostra"

"Sarà fatto madame ora vi portò il conto" e con il suo sorriso si girò e ritornò alla cassa

Appena il conto fu pagato a quanto pare la serata non era finita qua perchè i nostri genitori decidettero di andare o a casa nostra o a casa dei Moore per parlare un po' della nostra vacanza e con mia fortuna, ma stavolta per davvero, andammo a casa nostra così potevo inventarmi un mal di testa e sgattaiolare nella mia camera a guardarmi una bella serie tv su Netflix, avevo già finito Riverdale, 13, La Casa Di Carta e ora stavo guardando Gossip Girl e dire che la amo è molto diminutivo.

"Ragazzi andate tutti in camera di Jace così noi possiamo parlare tra di noi di affari" disse mio padre con un sorriso rassicurante.
Non parlavamo molto io e lui probabilmente da quando è arrivata quella terribile lettera che mi ha fatta odiare dalla mia intera famiglia anche se non lo ammetteranno mai e poi mai.

"Ragazzi io sarei molto stanco, Kim Carter magari potete andare nella stanza svago che abbiamo per noi due"

"Va bene fratellone dormi bene, seguimi pure Carter"

Andammo nella nostra stanza dello svago era praticamente una stanza tutta nostra dove i nostri genitori non potevano entrare assolutamente come non entrava nessuno oltre a me, lui, le mie amiche, i suoi amici e a quanto pare ora anche Carter.
Camminò per tutta la stanza come se volesse esaminarla più attentamente

"È come se fosse un rifugio questo per te e tuo fratello? Un posto lontano dai vostri genitori, dalle regole, dalle responsabilità, dall'estero?"

"Oppure è soltanto un posto dove si cerca la pace senza grida e dove si può stare tranquilli"

"È comunque un modo per scappare da quello che è la realtà"

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"Allora com'è andata la cena con i Moore?"

"Secondo te Maddy? Ho scoperto che Carter di cognome fa Moore e che i nostri genitori sono anche amici, per una sera mi è sembrato quasi simpatico e intelligente e non voglio scoprire nulla su di lui nonostante ieri sera si è comportato bene, o comunque da persona 'normale' per quanto Carter Moore può essere normale conoscendo le sue ultime conquiste" le ultime diciamo che sono state proprio le peggiori, sembravano uscite da un porno da quanto ho potuto vedere dai loro atteggiamenti, magari sarà anche normale ma non per me e non per quelli che fanno parte del mio e del suo mondo anche se in teoria è solo il mondo dei suoi genitori a quanto si vede.
Mentre penso questo vedo passare Kristine Smith, capo cheerleeder, simpaticissima e anche molto socievole, da del filo da torcere a Carter e nonostante sia praticamente la regina della scuola almeno non è una di quelle snob che cercano di rubare i ragazzi ad altre anche perchè a lei piacciono di più le ragazze,è una ragazza molto pacifica a meno che non si parli di persone che disprezzano gli omosessuali o i bisessuali, in quel caso è meglio non mettersi contro di lei perchè potrebbe distruggere qualcuno solo con uno sguardo, ciò che è successo più o meno l'anno scorso con una nuova arrivata, aveva messo fin da subito in chiaro che in banco con una lesbica non ci voleva stare perchè le faceva schifo e allora Kris è subentrata nel discorso dandole della omofoba e di tornarsene da dov'era venuta in poche semplici parole.

Io non volevoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora