Inimmaginabile così

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I protagonisti di una storia del genere non potevano non avere un incontro semplice.  Magari si sarebbero potuti incontrare in un parco, al cinema o tra i banchi di scuola, ma quel giorno Camila era al cantiere per caso, o meglio per colpa di Teen. Non era la prima volta che Teen scappava dal giardino: con la sua furbizia, nascosta dietro il suo aspetto coccoloso,  era riuscito a scavare un passaggio che da dietro la siepe gli dava l'accesso al mondo.

Che parola grande è "mondo"; Camila ne conosceva vagamente il significato: la sua visione era bel lontana da quella reale: lei viveva in un mondo fatto di amore, felicità,  tranquillità.

Quella mattina si ritrovò in quel cantiere dove qualsiasi oggetto faceva capire che quello era mondo non bello.  Nel correre non si accorse che era entrata in un mini camper dove l'accesso era vietato; proprio lì cercava Teen, il suo cagnolino, proprio lì dove tutto ebbe inizio. 

Entrando scorse tra i cassetti semi aperti un giovane dal fisico scolpito, il suo dorso nudo mostrava un enorme tatuaggio con una spiga di grano. Imbarazzata, Camila indietreggiò silenziosamente ma un soffio di vento provocò un enorme boato. Il ragazzo castano si voltò e vide che non era solo; i suoi occhioni verdi si incrociarono con quelli di Camila che rimase impietrita.

-"Chi sei tu? Che ci fai qui?" furono le prime parole di Miky

-"Ehmm, scusa,  ero in cerca del mio cagnolino e accidentalmente sono entrata in questo.... ufficio" .

-"Non è un uffico, non vedi! Vattene subito: non puoi stare qui!"

Camila intimorita ritornò in sè e scappò via.

Come in tutte le "fiabe", anche quel giorno il destino fu uno dei protagonista: Camila, nel correre,  perse il piccolo collare di Teen.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2014 ⏰

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