Elio, mio piccolo Elio

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Elio, mio piccolo Elio, ci sarà sempre un momento in cui tornerò a pensare a quanto fosse semplice la vita a B. Una chiacchierata con sconosciuti incontrati per caso alle partite di poker, una risata spensierata che mi strappavi con i nostri sguardi complici, il bellissimo tramonto a San Giacomo che ricorderò come uno dei più rosei mai visti, il mio limitar del paradiso dove non era il calore del sole a riscaldarmi ma le tue occhiate fugaci che mi riservavi tutte le mattine. E poi il ricordo di quei profumi d'estate. Tutto attorno a me ha assunto in quella vita un odore indimenticabile: il mare, la piscina, la via principale, il pesce appena pescato di Anchise, il succo all'albicocca di Mafalda, i passanti strani quanto felici che infestavano la Villa Perlman, e poi per ultimo e forse anche più importante, quello del mio angelo. Il tuo era qualcosa di unico, ineguagliabile, e difficile sia da dimenticare che da descrivere.
Elio, mio piccolo Elio.
Mi ricorderò tutto di te, perché in fondo a quella stranezza, a quella spensieratezza e felicità di una vita piccola  come la nostra, ne sono stato protagonista per poco tempo e difficilmente la scorderò.
Eppure, so in fondo che ovunque andrò, sarò sempre lì con la mente a pensare alle gioie che mi avevi dato e che io ti ho strappato scomparendo l'ultimo giorno della mia estate. Chiamerò il tuo nome in sottofondo anche quando farò l'amore con altri, pur sapendo che la magia creatasi tra noi non la troverò in nessuno se non al di fuori di te.
Oh Elio, mi maledico di aver preso quel treno e di aver lasciato la vita lì assieme a te. Mi odio soprattutto per aver trovato il coraggio di essermi allontanato. Non potrò mai perdonarmelo amore mio. E tu invece, saprai perdonarmi un giorno? 
Forse non non ci sarà nulla da perdonare perché il tempo ti avrà fatto dimenticare di me. Ti avrà dato il giusto momento per consentire di sopravvivere a quella perdita di una vita perfetta che entrambi non abbiamo saputo vivere appieno.
Nel frattempo che il dolore si attenui, che l'agonia evocata dall'abbandono e della perdita si ritiri debolmente, mi godrò in silenzio ogni ricordo e ogni parola detta in quell'estate. La nostra estate dove tutto ha avuto inizio e dove tutto ha cessato di vivere nell'istante in cui le nostre mani, i nostri occhi e i nostri sorrisi si lasciarono per sempre.
Elio, mio piccolo Elio, questa notte chiuderò gli occhi e mi lascerò cullare dal ricordo di due giovani che allora avevano conosciuto realmente il significato di VITA.

1983Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora