Capitolo 4

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Il rancore è il modo migliore per sprecare l’occasione di essere felici.

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<<Lily! Come sei cresciuta, tesoro! Diventi sempre più bella!>> arrossisco leggermente per i complimenti. <<Vieni che ti presento Felipe!>>

Aspettate.

Nessuno mi ha avvertita che sarebbe venuto anche lui! Bene, adesso mi toccherà portarlo con me ogni volta che esco, me lo chiederanno sicuramente. Speriamo non sia antipatico, non vorrei convivere 15 giorni su 15 con una palla al piede.

Qualcuno apre la portiera della macchina parcheggiata davanti all’entrata e ne esce un ragazzo, carino… Ma che dico, più che carino! Avrà più o meno la mia età, è alto e magro. Anche da vestito capisco che ha un fisico muscoloso. La sua carnagione è abbronzata, come costantemente esposto al sole. Ha i capelli castano chiaro medio-corti scompigliati e i suoi occhi da qui sembrano un miscuglio tra quelli dei genitori.

Mi rivolge un sorrisino quando si accorge che lo sto fissando.

Io avvampo e faccio due passi indietro tornando dentro casa.

Perché devo fare sempre figuracce? Con i ragazzi poi…

<<Lui è Felipe, mio figlio! Ha 17 anni e non conosce nessuno qui, non è che potresti stare con lui questa settimana? Sai, presentargli gli amici, uscire e cose del genere… Mi faresti un grandissimo favore! Non parla molto bene italiano quindi potete parlare inglese!>> mi parla Anita tenendo una mano sulla spalla di Felipe, per presentarmelo.

Ecco, sapevo che sarebbe successo, ma in fondo poteva capitarmi di peggio, dai.

Sorridendo con finto entusiasmo <<Ma certo, non ti preoccupare! Oggi pensavo di andare al mare, va bene?>>

<<Oh va benissimo! Grazie tanto>> mi risponde, poi rivolgendosi a Felipe dice <<Felipe lei è Lily, ha 16 anni e oggi ti porta al mare con i suoi amici, va bene?>>

<<Sì>> risponde semplicemente Felipe guardandomi.

La conversazione viene interrotta da mia madre che chiude una telefonata, con mio padre immagino: <<Bene, Marco arriva fra 5 minuti a casa, intanto accomodiamoci a tavola!>>

La tavola è lunga e da 10 posti. I posti a capotavola rimangono vuoti, ognuno si mette davanti a qualcuno, Julio davanti al posto di mio padre, Anita davanti a mia madre, Felipe davanti a me e Lorenzo davanti a mia sorella.

I genitori si mettono discutere delle novità e presentano anche Lorenzo.

Io e Felipe stiamo in silenzio: io perché non so cosa dire e lui perché non capisce un’acca di quello che dicono.

Dopo poco arriva mio padre e la conversazione continua.

Adesso siamo tutte e due le famiglie riunite.

La mia famiglia è composta da mia madre Claire, pura francese, mio padre Marco, puro versiliese, mia sorella Penelope di 20 anni che studia all’Università a Milano e che vive qui solo d’estate, fidanzata con Lorenzo, un suo ex compagno di liceo, da ormai tre anni, e infine io.

Aspettando il primo piatto faccio un salto in salotto a riprendere il mio cellulare, trovo 5 messaggi di Lucas:

Oi’

‘Ei’

Se non puoi facciamo un altro giorno’

‘Sono stato troppo avventato?’

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2014 ⏰

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