DA "I RICORDI" DI BERNARD VALOIS
1939. Non so perché l'ho fatto, non ero il genere di persona capace di commettere una tale nefandezza. Ero sempre stato ligio e corretto, un sacerdote irreprensibile. Poi però, nel 1895, tutto cambiò. Quand'ero ancora un brillante trentenne pieno di sogni e di speranza, a seguito di un'incredibile epopea, venni in possesso di qualcosa di dirompente, qualcosa in grado di stravolgere il passato e il futuro dell'umanità. Vi chiederete allora perché non avete sentito parlare della mia storia, perché non conoscete il mio nome. Con amarezza confesso che la cosa che riportai alla luce era più grande di me, non seppi che farne, così la vendetti. Fu il più folle e grave errore della mia vita. Me ne rendo conto solo adesso che sto per precipitare nella bocca dell'oblio e nessuno mi ricorderà più. Avrei potuto diventare immortale, come Cesare e Colombo, sarei vissuto per l'eternità nella mente dei posteri. Invece mi trovo qui, rinchiuso in uno squallido ospedale, in questa modesta stanza dalle bianche pareti che, chiuse nel loro silenzio, sembrano attendere pazienti il mio ultimo respiro. Ora è troppo tardi, non posso più far nulla, non posso più dire nulla. D'altra parte chi crederebbe ad un povero vecchio affetto, come dicono quei dottissimi medici, da demenza senile? Devo accettarlo, è tutto perduto. E la colpa è del tiranno spietato del nostro mondo, il denaro, potente come un Dio e tentatore come il Demonio. In questo momento, alle soglie di una nuova guerra, l'unica speranza, l'unica cosa che può rivelare al mondo la verità è il testo che scrivevo a quel tempo, un resoconto dettagliato delle avventure che ho vissuto: il mio diario.
DAL DIARIO DI BERNARD VALOIS
CAPITOLO 1
28 Novembre 1895 Sera. Sono ormai diversi giorni che mi propongo di iniziare a scrivere un diario, finalmente ho trovato il tempo e il motivo per farlo. Oggi sono avvenuti fatti indubbiamente degni di nota. Questa mattina di ritorno dalla celebrazione giornaliera, ho notato che l'angolo bianco di una lettera spuntava dalla cassetta della posta. Con sorpresa ho constatato che su di essa era impresso il sigillo vescovile e l'ho aperta con ansia. Il mittente è effettivamente Monsignor Blanc, Vescovo di Marsiglia, il quale mi informa che l'abate di Emile padre Lambert è morto recentemente a causa di un infarto ed io sono stato incaricato di sostituirlo. Mi si chiede quindi un celere trasferimento. No, non è possibile! Ho lasciato cadere il foglio dalla mano, mi sono fermato qualche secondo a fissare la parete che mi stava davanti. Ho sempre amato la mia Marsiglia, città dove sono nato e cresciuto. Ma ora nulla sarà più come prima. A quasi 32 anni d'età sta per iniziare una nuova vita per me. Deluso e rattristato, mentre pensavo a dover abbandonare mia madre e tutti i miei conoscenti, mi sono chinato per raccogliere il foglio e ho continuato a leggere. Si diceva di seguito che dovrò raggiungere Emile al più presto, visto che la chiesa di questo paesino, di cui fino ad oggi ignoravo l'esistenza, è
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molto antica e sta letteralmente cadendo a pezzi. Io dovrò dirigere i lavori di ristrutturazione. La partenza è fissata per il primo dicembre, vale a dire dopodomani. Ho riletto la data almeno tre o quattro volte per essere sicuro di non essermi sbagliato. Ho anche pensato di scrivere al Vescovo per prendermi qualche giorno in più per riflettere, nella lettera però è esplicita l'urgenza della situazione. Un uragano improvviso si è abbattuto sui miei progetti, le mie aspettative, spazzandoli via e lasciandomi nient'altro che lo spettro dei miei sogni. Devo affidarmi arrendevolmente al divenire come un cieco al suo bastone, ma con la sicurezza che in ogni evento si cela la saggezza di Dio. Dopo tutto potrei essere felice anche lontano da Marsiglia. Nella missiva si accennava alla questione della mia sistemazione: andrò a stare nella casa del defunto parroco ora abitata soltanto da una sua nipote, la quale, tra l'altro, si è detta felice di ospitarmi e di servirmi come perpetua. Spero di trovarmi bene.
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IL DIARIO DELLA VERITA' PERDUTA
Misteri / ThrillerÈ il 1895 quando Bernard Valois, un giovane ed erudito prete di Marsiglia, viene trasferito ad Emile, un paese sperduto nella campagna provenzale. Superstizioni e leggende dominano le menti degli abitanti del posto che si dicono convinti dell'esiste...