Prologo

133 20 54
                                    


La luce di un falò in riva al mare illuminava di frammenti dorati l'oscurità della foresta, dove le voci di tre giovani ragazzi, riuniti intorno al fuoco, si affievolivano man mano, fino a perdersi nel silenzio della notte.

Gwen aveva deciso di sfruttare quella situazione.

La Mutata si muoveva silenziosa, spostandosi con una delicatezza sovrumana. Lunghe ciocche nere e unte le coprivano in parte la visuale, dove i tre adolescenti scherzavano ad alta voce a pochi metri da lei. Nonostante la distanza, però, i suoi occhi rossi riuscivano a intravedere le vene affiorare dal collo di lui e, in quel momento, il desiderio si faceva più forte. Poteva sentire il liquido caldo scaldarle la bocca e la sua mente iniziava già a immaginarne il sapore – ognuno era diverso. Ma l'illusione non durò molto, quando i suoi sensi, pochi istanti dopo, tornarono vigili e i suoi occhi realizzarono quanto gli umani fossero troppo lontani da lei.

Doveva trovare un modo per avvicinarli e presto, il tempo scorreva, quella forma non sarebbe durata a lungo senza il suo consenso e Gwen non poteva resistere un'altra notte senza cacciare. Abbassò lo sguardo, analizzando il terreno sotto di lei, composto di sabbia indurita e foglie, finché nell'oscurità non scorse un sasso abbastanza grande da poter attirare l'attenzione. Era a due metri da lei, ma non era un problema e in un secondo corse ad afferrarlo, per poi tornare alla sua postazione. Strinse la pietra tra le dita bianche e ossute, ma quando tornò a controllare la situazione alla spiaggia, s'irrigidì davanti a ciò che vide: uno dei tre ragazzi, il più magro, ma non il più alto, si stava inoltrando nella foresta... esattamente nella sua direzione. Biascicò qualcosa ai suoi amici, ancora intorno al falò, a proposito di dover pisciare, poi la luce del fuoco cominciò ad abbandonarlo e rimase visibile solo agli occhi di Gwen, abituati al buio.

La Mutata lo vide avvicinarsi sempre di più, finché non fu costretta a scostarsi di lato nella vegetazione e vedere il ragazzo passarle di fronte mentre iniziava a slacciarsi i pantaloni. Carne viva e pulsante, ora riusciva meglio a percepire il sangue fluire attraverso il suo corpo, soprattutto lì in basso. La sete si fece più forte, la vampira sentì il desiderio farsi più intenso, i lunghi canini che bramavano quella gola liscia e priva di peli.

Così colse l'occasione.

Il ragazzo aveva raggiunto una palma più grossa delle altre, tre metri a sinistra di Gwen. Lo raggiunse lentamente, silenziosa come solo lei poteva essere, fermandosi alle sue spalle e aspettando che finisse di fare ciò che doveva: non voleva ritrovarsi con del piscio altrui addosso. Per fortuna lui terminò poco dopo e in un gemito di sollievo portò la testa all'indietro, stendendo quella pelle chiara che lasciava intravedere una fitta rete venerea scorrere invitante appena sotto.

Gwen non resistette più.

Lanciò il sasso lontano e il rumore attutito attirò l'attenzione del ragazzo, che voltò la testa a sinistra per un momento. Prima che potesse andare a controllare, però, la mano della Mutata gli afferrò il collo da una parte e ci affondò i canini dall'altra. Il sapore dolciastro del suo sangue impregnato d'alcol invase le papille di Gwen. Non amava quell'acidità, ma lo preferì rispetto a quello insipido della carne animale. Il ragazzo iniziò a dimenarsi, dalla sua bocca cominciarono a uscire urla strozzate, che avrebbero potuto attirare l'attenzione di qualcuno in quel silenzio. La Mutata capì che doveva fare in fretta a farlo fuori, allargò le labbra affondando più a fondo nella carne e, in un movimento secco, gli strappò via metà collo. Un fiume scarlatto la investì, bagnandole il viso, mentre il ragazzo cadeva e lei sputava il lembo di pelle per terra.

Il silenzio tornò a regnare. Gwen guardò il cadavere ai suoi piedi, dalla gola aperta e grondante di sangue, con sollievo: un pasto del genere sarebbe dovuto bastare una settimana, forse dieci giorni. Non era molto, ma almeno non avrebbe sofferto la sete da lì a quattro giorni.

UnNatural - Fight for your LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora