Capitolo 2

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Emma aveva avuto paura che Francesco fosse cambiato e che non sarebbe più riuscita a sentire quel dolce legame che li aveva da sempre avvolti.
Era terrorizzata dal fatto che magari si sarebbe potuta sentire a disagio, perché se fosse accaduto, le si sarebbe spezzato il cuore.
Aveva passato così tante notti ad immaginarsi cosa sarebbe successo, cosa le avrebbe detto, cosa avrebbe provato ad averlo di nuovo lì con lei... E la sua testa, ma soprattutto il suo cuore, non avrebbe mai potuto accettare che il suo Francesco sarebbe potuto diventare un estraneo per lei.

Ma appena lo vide, lei già aveva capito tutto.
Non l'aveva dimenticata, non per davvero.
Francesco era lì, con la sua polo bianca, il suo sorriso meraviglioso e i suoi capelli arruffati. Emma aveva sempre adorato giocarci e spettinarli, erano così morbidi e profumati.
"Emma, sei diventata ancora più bella, fatti abbracciare"
"I tuoi complimenti mi ricordano quelli di zia Erminia all'ultima cena di Natale" gli disse, abbracciandolo e stampandogli un bacio sulla guancia fresca di dopobarba.
Emma era così: sarcastica, tagliente.
"Rimani l'unica ragazza che io abbia mai incontrato ad avere questo meraviglioso senso dell'umorismo"
"Si vede che te le cerchi noiose".
Quanto le era mancato il profumo della sua pelle. Francesco sapeva di fresco, profumava della rugiada di un mattino d'estate, di un bosco dove aveva appena piovuto. Il suo odore l'aveva perseguitata per un anno e mezzo, lo sentiva all'improvviso, anche mentre non stava pensando a lui. Emma non si dava una spiegazione per tutto ciò, ma in quei momenti lo sentiva vicino come non mai.
"Andiamo a bere qualcosa?"
"Certo! Vieni, sali in macchina"
Salirono sull'auto di Francesco, una Jeep, e in pochi minuti raggiunsero il centro del paese.
Iniziarono a parlare del più e del meno, di che Università avrebbe frequentato Emma finito il liceo, di come andasse il primo anno di Medicina a lui...
"Mi iscriverò a economia il prossimo anno"
"Emma, tu Economia? Ma non ti sono mai piaciuti i numeri! Dovresti fare qualcosa di più adatto a te... Che ne so, Lettere ad esempio"
Francesco la conosceva così bene. Aveva ragione, Emma aveva un animo artistico, una personalità sensibile, a tratti anche un po' ombrosa. Amava leggere, soprattutto i classici. Nelle parole degli scrittori, si ritrovava completamente e si sentiva finalmente a suo agio, cosa che le succedeva di rado quando usciva con i suoi amici. In realtà non ne aveva molti, usciva con un gruppetto di ragazze con cui passava qualche serata di sballo e con cui sarebbe andata in vacanza appena finita la maturità, ma le considerava più come "compagne di sbronza". Considerava sua amica solo Aurora, che anche ora le mancava tantissimo. Anche se non le aveva minimamente accennato di Francesco.

"Francesco, scusa se mi intrometto, ma allora come sei rimasto con Martina?" Chiese Emma all'improvviso. Martina era la sua fidanzata, e Francesco non l'aveva nominata nemmeno una volta per tutto il corso della serata, mentre aveva passato circa un'ora a chiederle delle sue storie.
Il ragazzo si morse il labbro. Stavano gironzolando da un po', e si erano ritrovati per caso vicino all'ingresso della spiaggia.
Francesco si appoggiò alla staccionata di legno che fiancheggiava la pineta.
"Non lo so Emma, la amo ma é così difficile stare con lei... Si lamenta sempre, secondo il suo punto di vista non faccio mai abbastanza, non ci sono mai." Per Emma quelle parole erano un duro colpo e mai si sarebbe aspettata che lui ammettesse davanti alla sua ex fidanzata di amare un'altra. La ragazza si morse il labbro e iniziò a giocherellare con i suoi capelli, segnale che si stava innervosendo e che non voleva continuare quella conversazione.
"Qualche giorno fa mi sono presentato sotto casa di Martina con dei fiori" continuò Francesco, dando segno di non aver colto i muti cenni di Emma "ma lei non mi ha voluto aprire. Sto davvero male, ma non so proprio che fare per riconquistarla".
Emma non sapeva cosa rispondere, ma ad un tratto lui si accorse che forse non era la persona giusta con cui parlare dei suoi drammi sentimentali "Scusa Emma, non avrei dovuto parlartene in questo modo, non volevo ferire i tuoi sentimenti."
Martina e Francesco erano da sempre stati amici e compagni di classe. Nell'ultimo periodo prima che lui ed Emma si lasciassero, lei aveva intuito che c'era del tenero tra di loro. Ed infatti la conferma non tardò molto ad arrivare: Francesco l'aveva tradita. La notizia era stata come una coltellata per Emma, ma nonostante tutto non era mai riuscita ad odiarlo come forse meritava.
No, per un lungo anno e mezzo lei aveva aspettato solo un suo messaggio.
In quel momento, si diede della stupida da sola.
Ma ora era il suo momento, e Martina non avrebbe potuto portarglielo via.

Avevano passato tutta la serata a punzecchiarsi, ed Emma decise che ormai era giunto il momento di agire. Si avvicinò pericolosamente a Francesco, guardandolo fisso negli occhi, e decise di giocarsi il tutto per tutto. Gli si buttò tra le braccia e lo abbracciò, nascondendo il viso sul suo petto. Lui rimase un attimo sconvolto, non sapendo bene cosa fare o cosa dire, poi ricambiò il suo abbraccio, cingendole la vita con le braccia muscolose.
Era lì finalmente, poteva di nuovo farsi avvolgere dal suo profumo. Ci mise un attimo a realizzare il tutto.
Ma non le bastava, voleva di più.
Emma alzò il viso in modo deciso, le sue labbra si trovavano a mezzo centimetro di distanza da quelle di lui. Francesco la guardava, un misto di terrore e desiderio che lo stava divorando da dentro. Lei lo sentiva. Così si avvicinò ancora di più, ma all'ultimo lui la spinse via.
"Non posso, non posso fare questo a Martina".
"Scusami, forse ho esagerato".
Emma sapeva che avrebbe ceduto presto. Francesco aveva il respiro corto, e gli occhi tradivano tutto ciò che gli passava per la mente. "Emma, sai di avermi sempre fatto impazzire, e ti voglio da morire, ma non credo sia giusto... ma tu, tu... sei così incredibilmente bella... Oh, al diavolo"
La prese fra le braccia e la baciò con un trasporto tale che Emma per poco non svenne. Il suo cuore tremava di passione, mentre lei cercava con la lingua le sue labbra carnose e calde.
Non avrebbe mai più voluto staccarsi.
Finalmente, dopo tanto tempo, si sentiva in paradiso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 26, 2019 ⏰

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