Dicono che il buongiorno si vede dal mattino, e credo che questo detto sia propriamente vero.
E se qualcuno si ritrovasse a guardare la situazione in cui la nostra stanza si trova, capirebbe in pochissimo tempo come sarebbe proseguita la nostra giornata.Credo che alzarsi da un letto che non appartiene alla tua solita stanza sia la cosa più odiosa del mondo, perché ti fa capire rapidamente che purtroppo la tua libertà, come in questo caso, è più che limitata.
E proprio per non accettare questo fatto io mi ritrovo a occhi semichiusi a osservare la situazione che mi circonda, che sinceramente riesce soltanto a rispondere alle semplici domande di come andrà a terminare questo progetto.Austin è praticamente caduto per terra durante la notte, e non se ne è ancora accorto, dubito fortemente, dato che sta ancora dormendo con la faccia spiaccicata nel pavimento, è una situazione abbastanza critica a primo impatto e non abbiamo fatto uso di nessuna sostanza.
Successivamente il mio sguardo si sposta sul ragazzo biondo che ormai rappresenta il chiodo saldo della mia adolescenza, Ashton, lui si ritrova a russare pesantemente e a sbavare sul cuscino come se al posto suo ci fosse un cinghiale.
Poi, qualcosa mi rallegra vedendo che non sono l'unico che si guarda intorno con una faccia propriamente schiacciata sul cuscino a osservare gli altri divertito ma ancora intontito, Dale sta osservando gli altri girandosi a ogni secondo nel letto in cerca di un probabile sonno improvviso.
E infine vedo il letto di Tristan vuoto, all'inizio pensavo che fosse caduto dalla parte opposta del letto, essendo l'unico angolo che non ho la possibilità di vedere essendo oscurato dalla mia posizione, ma quando noto che la porta del bagno è semiaperta capisco rapidamente che tra cinque ragazzi in una stanza almeno uno è riuscito a trovare la forza per iniziare la giornata.
«Che diavolo ti prende Tristan?» Domanda Dale grattandosi i capelli.Tristan probabilmente è fuori di sé, probabilmente non si ricorda minimamente che non ci ritroviamo in vacanza ma che dovremmo affrontare per tre mesi altre giornate di scuola, o meglio dire che dovremmo affrontare un corso di francese che nessuno a chiesto di partecipare ma ci è stato imposto di affrontare.
Se non fossi qui, in questa stupidissima città, circondati da persone che non hanno la minima intenzione di comunicare in inglese con noi, ma che vuole imporre ad ogni turista, visitatore di parlare francese mi troverei in vacanza.
A non fare niente, a passare la giornata al mare a guardare i migliori culi sulla spiaggia, a prendere sole e poi passare a serata in qualche confraternita con la mia cara amica Ashley.Mia madre sa essere davvero stronza, per volermi realmente rovinarmi questi minuscoli frammenti di libertà da un stupido collage.
«Guarda il lato positivo Dale, ci sono anche delle ragazze, con cui ci potremmo divertire in questo periodo, dovranno conoscerci prima o poi» annuncia Tristan uscendo dal bagno facendo uscire un ondata del suo stupidissimo profumo.
Non è che non sopporto il profumo che usa il mio amico Tristan, ma non sopporto che lui ogni mattina si spruzzi metà della boccetta in mia presenza.
«Certamente, ragazze con occhiali, che vogliono imparare il francese e aggiungiamo che alcune sono abbonate anche a brufoli» replica Dale e non gli posso dargli torto, durante il viaggio o notato ragazze che erano già intraprese a leggersi libri in francese in corriera.
Non capisco cosa ci trovano di tanto entusiasmante in questa lingua che gli permette di comunicare esclusivamente in Francia, quando noi, sapendo l'inglese potremmo comunicare con tutti e in qualunque parte del mondo vorremmo andare, e senza aver l'obbligo di dover studiare e perdere tempo.
«Alcune sono carine, e non sono male» continua Tristan per poi avviarsi verso Ashton e cercarlo invano di svegliarlo, ma in tutto ciò ottiene soltanto un maggior russore da parte del ragazzo.
«Clarissa» mi dico fra me e me. Non è male come ragazza, e credo che le parole di Tristan si riferiscono sopratutto a quella ragazza.
D'altronde è la prima ragazza che tutti noi cinque ragazzi abbiamo notato tra le tante, non solo perché si è avvicinata a noi.
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La mia lei
RomanceE chi l'avrebbe mai detto che un corso estivo potesse far innamorare due ragazzi con due modi di via simile ma diversi? 29/11/2017