Sentivo il cuore pulsare forte nel mio petto e nelle vene che percorrevano la mia testa. La sua mano si avvicinò al mio viso spostando una ciocca dei miei capelli dorati dietro il mio orecchio.
"sei dannatamente sexy quando tremi" sorrise maliziosamente mentre la sua mano spostò lentamente il mio giacchino facendo intravedere il materiale in cotone del mio top che usavo per stare in casa dato che era un po' aderente e scollato.
Scese con la mano lungo la scollatura sul mio seno spostando il materiale di lato per entrare con la mano e stringere il mio piccolo seno dal tessuto del reggiseno in pizzo facendomi sussultare.
Quando stava per spostare anche quello gli levai con forza la mano e lui rise alla mia reazione.
"cosa sei, una sorta di prostituta?" chiese ironicamente ridendo. Mi presi forza e cercai di spingerlo via da me ma lui non si spostò neanche di un centimetro.
Le sue labbra soffici si posarono sul mio collo cominciando a succhiare il mio punto debole facendo salire il sangue lungo la pelle per poi mordere il punto facendomi soffocare un grido per il dolore.
"così non dimenticarai di essere mia" sorrise lasciando un ultimo bacio tra il collo e la mascella.
Infilò la mano nella tasca posteriore dei miei skinny jeans distraendosi dal suo precedente obbiettivo per stringere saldamente il mio fondoschiena per poi tirare fuori dalla tasca dei jeans il cellulare salvando il suo numero nella rubrica per poi inviarsi un sms.
<<perfetto>> pensai sbuffando. Lo vidi allontanarsi lasciandomi in quel vicolo buio approfittandone per incamminarmi a casa.
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"è stato bello il ballo ieri?" chiesi alla mia amica svegliandomi.
"più o meno.. Peter e io lo abbiamo fatto per la prima volta ma faceva male e poi mi si è sporcato il vestito di sangue e mi ha spiegato che era sangue verginale ma comunque... è stato imbarazzante poi, e cosa tristissima, non mi hanno eletta reginetta ma ha vinto quella troia di Cassie.. non sai che colpo è stato per me Hanna..." disse infine passandosi una mano sulla fronte socchiudendo gli occhi.
"e tu che hai fatto andando in giro per la città?" mi chiese sedendosi accanto a me sul letto. Non sapevo se dirglielo ma non avrei di certo voluto farla preoccupare..
"nulla. sono tornata subito a casa.." mentii.
SPAZIO AITRICE
E CORTO MA NON POTEVO SCRIVERLO PIU LUNGO... PROMETTO CHE LA PROSSIMA VOLTA SARA LUNGHISSIMO!!