Tutto normale.

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Ciao, mi chiamo Giulia, sono una ragazza di 13 anni, ma all'epoca ne avevo 12. Partiamo dall'inizio.

Mi sveglio, non ho niente da fare. Quasi quasi mi manca il dover andare a scuola, durante le vacanze sto sempre a casa ad annoiarmi. Ancora nel letto, afferro il telefono e controllo le notifiche. Mi ha scritto la mia migliore amica, Eleonora. Figo, oggi è il suo compleanno, mi ci ha invitata. Mi alzo svogliatamente dal letto, mi vesto e vado ad ingozzarmi di biscotti. Ho mangiato troppo, sto scoppiando.

Mentre guardo la tele, messaggio con più persone. Non sapendo come uccidere la noia, mi stendo sul letto e inizio ad ascoltare musica. Non ci sono più per nessuno.

Mi squilla il telefono, che suono fastidioso ha interrotto la mia quiete.
Rispondo:
-"Pronto Ele. Che c'è?"
-"Ciao Giulia, volevo dirti che oggi devi venire a casa mia verso le 20:30. Capito?"
-"Tutto chiaro, tranquilla."
-"A stasera."
-"Ci vediamo."

Riparte Spotify.

Mia madre mi chiama, è pronto a tavola. Mi alzo e vado a pranzare.

-6 ore dopo-
Mi sistemo ed esco a comprarle il regalo. Mh, chissà cosa le potrei prendere. Lei ha i miei stessi gusti.

Vado sul sicuro, le prendo un peluche. Ma non uno qualunque, uno della nostra marca preferita. Quei pupazzetti piccolini, morbidissimi, con gli occhioni brillantati. Quelli della Ty.

Entro nel negozio e noto subito lo scaffale sul quale erano riposti. Erano tanti, tutti di colori diversi e uno più bello dell'altro. Scelgo un barboncino tutto blu e vado dalla commessa.
-"Prendo questo."
-"Desidera un pacchetto regalo?"
-"Sì, grazie."

Pago, saluto ed esco.

A Complex LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora