Un raggio di sole,colpì il mio occhio sinistro. Io mi voltai verso il muro.
Avevo chiesto molte volte di mettere una veranda o una tenda per ripararmi meglio al mattino,ma nessuno mi aveva ascoltato.
Aprii un occhio e vidi i miei peluches che mi osservavano.
Mi voltai di nuovo e notai mamma arrivare come tutte le mattine a chiamarmi per andare a scuola. Mi alzai, controvoglia. Il mio pigiama ero comodo e caldo in quella mattina di fine novembre.
Rovistai un po’ nei cassetti e trovai la mia divisa scolastica. Era poco spessa per il periodo invernale. Quindi sotto misi una maglietta a collo alto bianca. Poi scesi di sotto per fare colazione.
<Che materia hai la prima ora?-
Mamma era molto
severa.
<Storia,mi sembra dissi.
<Allacciati meglio la cintura… la giacca ha le maniche un po’ stropicciate… non l’hai stirata?> Aveva rimproverato.
<No.
<Male. Penseranno che la mia Blake sia una stracciona.
<Mi spiace. Stasera la stirerò. Ora fammi andare. La macchina mi sta aspettando
Lei mi lasciò andare. Per mia mamma non ero mai a posto. Mi aveva fatto tingere
i capelli di biondo perché diceva che era giusto così. Il mio colore originale era il castano scuro. Lei mi aveva obbligato a decolorarli e tingerli ogni mese, così da non fare vedere la ricrescita. Adesso mi ero abituata a quel colore,ma ricordo che da piccola lo odiavo. Dipingevo addirittura tutte le bambole bionde con i pennarelli e le facevo diventare rosse,nere o castane,ma non ne volevo nessuna bionda!
Ne avevo persino colorata una di verde brillante. Doveva ancora essere da qualche parte in cantina o in soffitta.
Avevo diciassette anni ed ero trattata come una di due.
Non ero potuta andare alla normale scuola, ma un college privato costosissimo.
Un auto personale mi accompagnava a scuola tutti i giorni.
Non avevo mai potuto saltarla senza motivo e dovevo portare ottimi voti.
<Buona giornata,miss Blake> mi salutò l’
autista.
Quell’uomo aveva sempre cercato di fare amicizia,ma a me non stava simpatico.
Io non ricambiai,scesi e presi la mia cartella.
La divisa della scuola era un tailleur rosso acceso, e bianco. Con cravatta e scarpe basse. Eravamo tutti uguali. I ragazzi indossavano una specie di completo granata e una cravatta nera.
Non avevo amici veri.
Mi mancava la classica ‘’best friend’’ che si vede nei film… avevo solo la mia compagna di banco … da bene tre anni.
<Blake,ciao> era lei,Sienna. Un nome molto particolare. Aveva i capelli ricci e rosso carota,occhi verdi e pelle bianca. Era più bassa di me. Andavamo d’accordo, ma tra noi c’era sempre un po’ di disagio,anche se non ne conoscevo il motivo.
<Ciao.
<Hai saputo dello strano convegno?
<No- Dissi io.
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SavingHope
Science Fictionci tengo a precisare che la storia è stata scritta PRIMA della messa in onda di The 100.... in quanto il libro può ricordare molto la trama del telefilm! se solo avessi fatto prima,forse avrei avuto più successo :D comunque la copertina del libro è...