Demoni & Geometria

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Jung Hoseok guardò l’orologio da polso: erano le due del mattino.
Angosciato, chiuse di colpo il libro di testo sul quale aveva studiato e lasciò che la testa gli cadesse sulla scrivania.
Non avrebbe mai superato l’esame del giorno seguente: più studiava la geometria, meno ci capiva qualcosa.
La matematica in genere gli era sempre riuscita difficile, ma stava scoprendo che gli era addirittura impossibile capire la geometria.
Se fosse stato bocciato, avrebbe chiuso con l’università: nei primi due anni era già stato bocciato in altri tre esami, e secondo il regolamento dell’università un’altra bocciatura avrebbe significato la sua automatica espulsione.
Desiderava ardentemente la laurea, poiché altrimenti i suoi genitori non gli avrebbero mai fatto intraprendere la carriera dei suoi sogni. Hoseok voleva insegnare danza, e avrebbe fatto di tutto purchè questo suo sogno potesse realizzarsi.
Ma ormai, solo un miracolo poteva salvarlo.
Si rizzò all’improvviso, colpito da un’idea: perché non tentare con la magia?
Si era sempre interessato di occultismo; sui libri aveva spesso letto le semplici istruzioni necessarie per evocare un demone e costringerlo a obbedire alla propria volontà.
Fino ad allora l’aveva sempre considerata una cosa un po’ rischiosa, e quindi non ci aveva mai provato, ma quella era un’emergenza, e valeva la pena correre un piccolo rischio.
Solo grazie alla magia nera avrebbe potuto diventare da un minuto all’altro un esperto in geometria.
Prese dallo scaffale il miglior testo sulla magia nera, trovò la pagina che gli serviva e si rinfrescò la memoria leggendo le poche cose che avrebbe dovuto fare.
Sgombrò con entusiasmo il pavimento spingendo i mobili contro i muri, tracciò col gesso un pentagono sul tappeto e vi entrò. Pronunciò poi gli incantesimi.
Il demone era decisamente piú bello di quanto si aspettasse.
Non aveva forme strano o mostruose, come aveva creduto.
Davanti a lui, infatti, apparve un bellissimo ragazzo: la corporatura esile ma seducente era fasciata da abiti di attillatissima pelle nera. Sottili e rosee labbra risaltavano sulla pelle candida, quasi di porcellana del demone, e morbidi capelli, tenuti su da una fascia, gli incorniciavano il viso. Piccoli occhi affilati lo scrutarono, luccicanti di malizia.
Hoseok rimase un attimo senza fiato.
Dopotutto i demoni sono fatti per tentare, per sedurre, no?
Ingoiò il groppo che gli si era formato in gola, raccolse il coraggio e cominciò ad esporre il proprio problema.
— Non sono mai stato bravo in geometria... — cominciò.
— L’avevo intuito — disse  con gioia sadica il demone, sorridendo e mostrando le gengive.
E, con uno scatto improvviso, lo ghermì attraverso le linee di gesso dell’inutile esagono che Hoseok aveva disegnato per errore, invece del pentagono che l’avrebbe protetto.

Demoni & Geometria ~ Yoonseok / Sope Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora